È stato rilasciato l’uomo arrestato martedì a Parigi con l’accusa di avere partecipato all’omicidio di Jamal Khashoggi: aveva lo stesso nome di un ricercato

Una foto di Jamal Khashoggi esposta durante una cerimonia commemorativa tenuta a Istanbul, in Turchia, nel novembre 2018 (Chris McGrath/Getty Images)
Una foto di Jamal Khashoggi esposta durante una cerimonia commemorativa tenuta a Istanbul, in Turchia, nel novembre 2018 (Chris McGrath/Getty Images)

L’uomo saudita che era stato arrestato martedì all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, con l’accusa di essere una delle persone sospettate dell’omicidio del dissidente e giornalista saudita Jamal Khashoggi, è stato rilasciato dopo che si è scoperto che era un omonimo della persona ricercata.

L’uomo arrestato si chiama Khaled Aedh al Otaibi, come l’ex guardia reale saudita accusata di aver partecipato all’omicidio di Khashoggi: martedì si stava imbarcando su un volo per Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, ma il nome sul suo passaporto aveva fatto avviare immediatamente una procedura di allerta che aveva portato all’arresto.

Mercoledì il procuratore generale di Parigi, Rémy Heitz, ha detto però che dopo alcuni controlli è emerso che c’era stato uno scambio di persona, e che l’uomo arrestato è solo un omonimo della persona ricercata e non ha nulla a che fare con l’omicidio di Khashoggi.

Il mandato di arresto per Khaled Aedh al Otaibi era stato emesso dalla Turchia, dove si sta tenendo un processo sull’omicidio di Khashoggi dopo quello concluso in Arabia Saudita, considerato assai sommario dagli osservatori internazionali.