Salvini ha cambiato posizione su Draghi e il Quirinale

Ora dice che lo vede presidente del Consiglio e non della Repubblica, come si era auspicato nelle scorse settimane

(Mauro Scrobogna /LaPresse)
(Mauro Scrobogna /LaPresse)

Il leader della Lega Matteo Salvini ha apparentemente cambiato idea sul futuro che auspica per Mario Draghi, che finora aveva indicato come un buon candidato per le imminenti elezioni del presidente della Repubblica. Allora Salvini seguiva una linea comune a Fratelli d’Italia che avrebbe, nei piani, dovuto portare a elezioni anticipate nel 2022. Ora Salvini invece sembra pensarla diversamente. Lunedì in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati ha detto:

Per quanto riguarda Draghi, condivid0 le parole del presidente Berlusconi, sta lavorando bene da presidente del Consiglio e quindi mi auguro che vada avanti a lungo a lavorare da presidente del Consiglio.

Salvini ha citato Berlusconi, che a sua volta in un’intervista al Corriere della Sera aveva indicato la sua preferenza affinché Draghi rimanesse presidente del Consiglio. Siamo in un periodo di grandi manovre tattiche sull’imminente elezione del presidente della Repubblica, che si terrà a fine gennaio: Berlusconi notoriamente ambisce a essere il candidato del centrodestra, che a parole sembra avergli dato un po’ di corda, ma che non si capisce bene quanto sia in realtà convinto a sostenerlo nel momento dei fatti. Per questa sua strategia, a Berlusconi conviene spingere perché Draghi rimanga presidente del Consiglio: sarebbe infatti un avversario forse imbattibile, se i partiti decidessero di votarlo per il Quirinale.

Per quanto riguarda Salvini, non si capisce esattamente quale sia il suo piano, e forse per il momento non ce l’ha. Nelle scorse settimane aveva sostenuto la candidatura di Draghi al Quirinale, assieme a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, perché potrebbe portare a elezioni anticipate in un momento molto positivo per la destra nei sondaggi. Forse ha cambiato idea, o in realtà sta solo prendendo tempo. Di certo ha un po’ meno interesse di Meloni alle eventuali elezioni anticipate, visto che Fratelli d’Italia ormai da diverse settimane sembra aver superato la Lega nei sondaggi.

Il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, a loro volta, dicono grandi cose di Draghi ma vogliono che rimanga presidente del Consiglio, essendo l’unico che può garantire che il governo regga e la legislatura arrivi alla sua scadenza naturale, nel 2023. L’interesse di molti partiti, infatti, è che non si voti anticipatamente, perché il prossimo Parlamento avrà un terzo dei seggi in meno, e alcune forze in calo di consensi saranno fortemente ridimensionate nella rappresentanza.