PlayStation 5, un anno dopo

I migliori giochi, controller, cuffie ed espansioni di memoria, consigliati da quelli di Joypad per chi è riuscito a procurarsene una

(Chukrut Budrul/SOPA Images via ZUMA Wire)
(Chukrut Budrul/SOPA Images via ZUMA Wire)

Da quando è uscita, a novembre del 2020, PlayStation 5 è stata probabilmente la console più richiesta e con meno disponibilità sui siti dei rivenditori autorizzati. Un po’ per via della pandemia, un po’ per la grande domanda e un po’ per l’intensa attività di bagarinaggio, nell’ultimo anno PlayStation 5 ha fatto parlare di sé soprattutto per la difficoltà di trovarne una a prezzo di listino. A questo ritmo, comunque, nell’ultimo anno ne sono state vendute oltre 13 milioni in tutto il mondo.

Ancora negli ultimi mesi, alcuni negozi online come GameStop e alcuni negozi fisici come Carrefour hanno reso disponibili piccole quantità di console che sono andate esaurite in poco tempo. Non sarà facile procurarsi una PlayStation 5 da regalare a Natale ed è probabile che questa situazione andrà avanti ancora per tutto il prossimo anno. Ma per chi è riuscito a procurarsene una, abbiamo chiesto a quelli di Joypad, il podcast del Post sui videogiochi, e Manettini, la newsletter correlata, il loro bilancio dopo un anno e i loro consigli in fatto di acquisti.

A differenza di Xbox, che con Serie X e Serie S ha creato due console molto diverse (la prima con maggiori prestazioni della seconda), con PlayStation 5 Sony ha seguito un approccio più prudente. L’unica differenza tra i due modelli presentati l’anno scorso – Standard e Digital – è infatti la presenza o meno del lettore Blu-Ray, che permette di leggere i dischi dei giochi e dei film su Blu-Ray 4K. La versione Digital infatti non ha un lettore e permette di giocare solo a giochi scaricati online, dal PlayStation Store. Per il resto hanno la stessa potenza, la stessa capacità di archiviazione (825 giga) e quasi lo stesso design, anche se la versione Standard ha una bombatura che contiene l’alloggiamento per il lettore Blu-Ray. Quello che cambia è il prezzo, visto che la Digital Edition costa 399 euro e la Standard 499.

Rispetto alla precedente generazione di console le migliorie sono evidenti, ma non esagerate. PlayStation 5 può garantire una risoluzione 4K (e quindi 3840 pixel x 2160) e 60 frame per secondo, ma il vero salto in avanti è dato dalla presenza di una memoria SSD estremamente veloce, che accorcia di molto i tempi di caricamento dei giochi e dei livelli.

Anche il controller incluso nella confezione, chiamato DualSense, è un notevole passo in avanti rispetto al precedente, e aiuta a giocare in maniera molto più coinvolgente. I suoi grilletti (i tasti posti sul dorso della console che si usano solitamente con l’indice o il medio) hanno una resistenza variabile, legata a quello che sta succedendo nel videogioco: se per esempio si sta tendendo la corda di un arco, arrivare a fine corsa del grilletto sarà via via più difficile, esattamente come lo sarebbe tendere ulteriormente una corda già tesa. È dotato di feedback aptico, cioè una particolare tecnologia di vibrazione del controller molto più evoluta rispetto al precedente modello. Ha un microfono, un diffusore e un piccolo touchpad.

Controller
Dall’uscita di PlayStation 5 Sony ha messo sul mercato altri controller DualSense, che si differenziano da quello presente nella scatola della console per il colore. L’originale infatti è bianco, ma ne potete trovare a parte anche una versione interamente nera chiamata Midnight Black e una rosso-viola, che si chiama Cosmic Red. Al momento i DualSense sono i migliori controller per PlayStation 5 e gli unici a sfruttarne appieno le caratteristiche. Se però vi capita di giocare ancora molto con i giochi di PlayStation 4, con cui PlayStation 5 è compatibile, il modo migliore per farlo è probabilmente con questo controller prodotto da Nacon, un prodotto su licenza particolarmente apprezzato.

In ultimo, se vi siete regalati o vi hanno regalato PSVR, il visore per la realtà virtuale di PlayStation, è il caso di avere in casa anche un controller DualShock 4, il cui led colorato frontale è indispensabile per il funzionamento del sistema. Col PSVR si può giocare anche con PlayStation 5, ma serve un adattatore per la PlayStation camera che si può richiedere gratuitamente qui.

Cuffie, supporto per pad e telecomando
Sin dal lancio della console, Sony ha messo in vendita una serie di accessori dedicati a PlayStation 5, che sono in molti casi ancora i migliori che si possano comprare, perché studiati appositamente per la console. La stazione di ricarica per i controller per esempio, o il telecomando per utilizzare PlayStation 5 come dispositivo per lo streaming (con anche i tasti con le scorciatoie per Netflix, YouTube, Spotify e Disney+).

Un discorso a parte è quello sulle Pulse 3D Wireless, le cuffie con microfono ufficiali di PlayStation 5 che sfruttano l’accelerazione hardware Tempest 3D Audio, e cioè un sistema che permette di generare un audio spaziale senza il bisogno di avere il soggiorno pieno di diffusori. Le cuffie Sony non sono le uniche compatibili con questa tecnologia, ma sono tra quelle con il miglior rapporto qualità-prezzo (costano 90 euro), visto che sono anche dotate di un microfono per le chat vocali. Si collegano a PlayStation 5 e 4 tramite un dongle incluso nella confezione, e da poco sono anch’esse disponibili nella tonalità Midnight Black, a 100 euro.

Uscendo dal mondo PlayStation, tra le migliori cuffie in circolazione ci sono le Steel Series Arctis 7P (200 euro) il cui colore bianco fa il paio con quello della console, e le Razer Barracuda X (70 euro), tra le migliori considerando il rapporto qualità-prezzo.

Per giocare online con altri giocatori, sia con la Standard che con la Digital, vi servirà l’abbonamento a PlayStation Plus (o PS Plus). Chi si abbona a PS Plus può inoltre accedere gratuitamente a una selezione di classici della passata generazione.

Espansione di memoria
La memoria interna di PlayStation 5 è di 825 giga, ma solo 664 di questi sono effettivamente utilizzabili: lo spazio per installare i giochi, quindi, è decisamente contenuto. Se si considera che alcuni di questi andranno a occupare oltre 100 giga sull’hard disk, è molto probabile che andrà ampliato lo spazio di archiviazione – a meno che non si voglia installare e disinstallare continuamente i propri giochi. La procedura di installazione delle espansioni di memoria è un po’ più complessa rispetto a quella di Xbox (va infatti aperta la console e collegato il nuovo hard disk all’interno), ma comunque abbastanza agevole, soprattutto seguendo alcune guide che si possono facilmente trovare in rete. Essendo di fatto una componente interna e non esterna della console, questa deve avere alcune specifiche ben precise, legate principalmente alla dimensione fisica della memoria e alla presenza di un dissipatore di calore. Tra le migliori in commercio, che seguono tutte le direttive di Sony, ci sono i modelli Seagate FireCuda (157 euro) e i WD_Black (133 euro): sono disponibili entrambi in tagli che vanno dai 500 giga ai 2 tera.

Giochi

Demon’s Souls
All’inizio del 2009 venne pubblicato in Giappone un gioco di From Software chiamato Demon’s Souls. Partì abbastanza in sordina, ma nel corso degli anni ottenne sempre più attenzioni e si generò intorno a lui un piccolo culto. Era caratterizzato da un altissimo livello di difficoltà che non perdonava il minimo errore, ma nonostante questo riusciva a non essere frustrante. Erano anni in cui i giochi cercavano di allargare il proprio bacino d’utenza rendendosi sempre più accessibili nel modo più semplice possibile, e cioè diventando facili e alla portata di tutti. Facendo tutto il contrario, Demon’s Souls fece scuola e creò un genere, chiamato soulslike (che è quello di Dark Souls, Bloodborne e prossimamente Elden Ring), e cioè un gioco d’azione con elementi da gioco di ruolo in terza persona nel quale si combatte (molto) contro mostri enormi e molto potenti. Ne hanno parlato anche quelli di Joypad, che hanno ribattezzato il genere come “mortaccino” perché, banalmente, si muore tanto. Per il lancio di PlayStation 5, BluePoint Games, uno studio interno di Sony specializzato in remake, lo ha ricostruito da zero trasformandolo in uno dei giochi che ancora oggi vale la pena possedere se avete questa console e tanta pazienza da dedicargli.

Demon’s Souls è disponibile in esclusiva su PlayStation 5 a 47 euro su Amazon e 50 su MediaWorld e GameStop.

Spider-Man Miles Morales
Miles Morales è un personaggio Marvel introdotto nel 2011 nella saga chiamata “Ultimate”, nella quale Peter Parker (Spiderman) muore e il suo posto viene preso appunto da Miles Morales, un giovane di origini latine e afroamericane. Nel mondo dei videogiochi Marvel’s Spider-Man: Miles Morales è una specie di seguito, o se vogliamo uno spin-off, di Marvel’s Spider-Man, sviluppato da Insomniac su PlayStation 4 e recentemente riproposto anche su PlayStation 5 in un’edizione speciale. È un gioco d’azione e d’avventura in terza persona, nel quale si interpreta l’Uomo Ragno, e lo si fa meglio di praticamente tutti gli altri videogiochi che ci hanno mai provato. È un po’ più corto di Marvel’s Spider-Man, ma funziona altrettanto bene ed è uno dei giochi che, almeno al lancio, ha mostrato di più le potenzialità di PlayStation 5.

Marvel’s Spider-Man: Miles Morales è disponibile per PlayStation 4 e 5 e costa 38 euro su Amazon e 40 su Unieuro, MediaWorld e GameStop.

Returnal
Sviluppato da Housemarque, studio finlandese che è stato in questi mesi acquisito da Sony, Returnal è uno dei giochi più interessanti che si possono avere in esclusiva su PlayStation 5. Ambientato in un mondo alieno estremamente ostile, si tratta di un gioco d’azione basato sul ciclo di morte e rinascita, nel quale cioè morire è essenziale per progredire. Ogni vita (chiamiamola così) aiuta a scoprire qualcosa di più del mondo di gioco e ad acquisire risorse e abilità che ci si può portare dietro di rinascita in rinascita, ma sostanzialmente ogni volta che si muore si riparte da capo. La forza di Returnal è data non solo da un’ambientazione molto efficace e d’atmosfera, ma anche da una morbidezza nella progressione che evita accuratamente di frustrare il giocatore, e lo spinge anzi a ricominciare per poter avanzare dove prima aveva fallito.

Returnal è disponibile in esclusiva su PlayStation 5 e costa 55 euro su Amazon, 60 su Unieuro, GameStop e 57 su MediaWorld.

Deathloop
Un altro gioco che sfrutta con molta intelligenza la dinamica della morte e della rinascita è Deathloop, sviluppato da Arkane, in esclusiva per PlayStation 5. Questo videogioco fa parte del genere immersive sim, di cui Arkane è uno dei più grandi interpreti. In queste produzioni, solitamente in prima persona, si devono completare degli obiettivi (che variano dall’eliminare un nemico all’andare dal punto A al punto B) senza che ci sia un modo giusto per farlo, lasciando al giocatore la scelta nell’approccio alla situazione. Ci si può muovere furtivamente o far esplodere tutto, imporre la propria volontà con la forza o diventare amici degli altri personaggi, senza che una strada sia più vantaggiosa dell’altra. In Deathloop si deve interrompere un ciclo temporale lungo un giorno, vissuto dal protagonista e dagli abitanti di una particolare isola all’infinito. La sua estetica anni Settanta e la scrittura intelligente ne fanno un gioco che vale la pena provare, anche se non è esattamente per tutti per via delle tante meccaniche da imparare e padroneggiare.

Deathloop è disponibile per PlayStation 5 e pc e costa 55 euro su GameStop e Amazon.

Death Stranding
È l’ultimo gioco di Hideo Kojima, uno degli autori più riconoscibili e influenti dell’industria dei videogiochi. Dopo aver creato, all’interno di Konami, la serie Metal Gear, si è separato dall’azienda per fondare un suo studio, e grazie al supporto di Sony ha prodotto in esclusiva per PlayStation 4 (e ora anche per PlayStation 5 e pc) Death Stranding, un gioco ad alto budget che vede tra i suoi protagonisti Norman Reedus, Guillermo del Toro, Mads Mikkelsen e Lea Seydoux. La storia, profetica per un prodotto uscito alla fine del 2019, è quella di un mondo che non si parla più dopo un cataclisma, dove sono tutti chiusi nei propri bunker e gli unici che girano sono i fattorini. Nel ruolo di uno di questi fattorini, anzi del più importante, il giocatore porta in giro dei pacchetti, a piedi o con alcuni mezzi. Lo si fa in un mondo desolato e splendido, simile a una gigantesca Islanda, senza preoccuparsi tanto dei punti ma perdendosi nel rapporto con la natura e nell’idea di salvare il mondo dalla solitudine. Per PlayStation 5 ne esiste una versione ottimizzata chiamata Director’s Cut: secondo quelli di Joypad è il miglior modo per poter giocare a una delle cose più coraggiose e significative pubblicate negli ultimi dieci anni.

Death Stranding è disponibile su PlayStation 4, 5 e per pc e costa 40 euro su Amazon, MediaWorld, GameStop e Unieuro.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.