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  • Lunedì 22 novembre 2021

«Quasi tutti saranno vaccinati, guariti o morti»

Il ministro della Salute tedesco ha commentato la situazione dell'epidemia in Germania, e raccomandato a chi non l'ha fatto di vaccinarsi «urgentemente»

Jens Spahn
Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn durante la conferenza stampa di lunedì a Berlino (AP Photo/ Markus Schreiber)

Lunedì, durante una conferenza stampa sulla situazione attuale della pandemia da coronavirus, il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha detto che «probabilmente entro la fine di questo inverno, come ogni tanto si dice in maniera cinica, praticamente tutti in Germania saranno vaccinati, guariti o morti». Nella conferenza stampa Spahn ha raccomandato ai tedeschi che non l’hanno ancora fatto di vaccinarsi «urgentemente», sottolineando che in tantissimi ospedali tedeschi la situazione «è molto, molto difficile», soprattutto a causa della variante delta del virus.

Attualmente in Germania è in corso una nuova ondata dell’epidemia che sta iniziando a mettere sotto forte stress gli ospedali, in particolare i reparti di terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore nel paese sono stati riscontrati più di 30mila nuovi contagi e 62 morti per cause legate alla COVID-19. Solo il 68 per cento della popolazione tedesca (su circa 83 milioni di abitanti) ha però completato il ciclo di vaccinazione: un livello che le autorità sanitarie ritengono troppo basso per poter tenere sotto controllo gli effetti gravi della pandemia.

Dato l’aumento dei contagi, pochi giorni fa il governo tedesco ha deciso di applicare la regola delle cosiddette “2G” nelle regioni con un’incidenza superiore a 3 persone ricoverate ogni 100mila individui: la regola delle 2G permette l’accesso a vari luoghi e servizi soltanto alle persone che sono state vaccinate o sono guarite di recente dalla COVID-19, escludendo di fatto da numerose attività quelle non vaccinate che sono risultate negative a un test (in maniera più stringente rispetto alla regola generale, simile al nostro Green Pass, chiamata 3G). Alcuni Länder hanno inoltre introdotto ulteriori restrizioni: Sassonia e Baviera, due tra le regioni più interessate dall’aumento dei casi, hanno per esempio cancellato i grandi eventi che si sarebbero dovuti tenere nelle prossime settimane, come i famosi mercatini di Natale.

Il commento di Spahn era anche un gioco di parole, perché aggiungeva alle due categorie del 2G (i vaccinati, “geimpft”, e i guariti, “genesen”) una terza “G” diversa da quella che indicava le persone che erano risultate negative a un test (“getestet”), facendo riferimento alle persone che rischiano di morire per cause legate alla pandemia (“gestorben”). Secondo fonti governative citate dall’agenzia di stampa AFP, sempre lunedì la cancelliera Angela Merkel avrebbe definito la situazione «altamente drammatica» e commentato che le attuali restrizioni «non sono sufficienti».

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