Un bollitore che occupi poco spazio

È quello che ha chiesto una lettrice a Consumismi, insieme a qualche altra dritta per la stagione delle bevande calde

In-box è la rubrica mensile in cui la redazione di Consumismi risponde alle domande più interessanti ricevute via mail da lettrici e lettori in cerca di acquisti validi, regali inaspettati e occasioni di risparmio. Si chiama In-box come la casella delle mail che riceviamo da voi, ma col trattino perché le cose di cui parliamo arrivano spesso dentro una scatola.
Hai un quesito consumistico a cui non riesci a dare risposta? Manda una mail a consumismi@ilpost.it.

Un bollitore che occupi poco posto in cucina per fare il tè… e accessori per tè e tisane, che viene la stagione giusta.
Grazie e buon lavoro
Giorgia

Cara Giorgia, per quanto breve e apparentemente innocua, la risposta alla tua domanda ha dovuto tenere conto di fattori diversi. Innanzitutto, infatti, anche se per la maggior parte delle persone preparare un tè significa semplicemente far bollire dell’acqua e versarla in una tazza con dentro una bustina da lasciarci dentro per un tempo stabilito a proprio piacimento, persone più esperte e appassionate sanno bene che varietà di tè diverse richiederebbero diverse temperature dell’acqua e diversi tempi di infusione. Solo per fare un esempio, il tè verde dovrebbe essere lasciato in infusione a una temperatura minore di quella richiesta dal tè nero.

Per chi ha voglia di fare le cose per bene, quindi, un buon criterio di scelta per l’acquisto di un bollitore potrebbe essere la temperatura regolabile. Per i meno integralisti e quelli che non vogliono spendere tanto, invece, andranno bene anche opzioni meno tecnologiche o un tradizionale bollitore non elettrico. In generale, il bollitore elettrico ha il vantaggio di scaldare l’acqua molto più velocemente dei fornelli e di essere adatto anche a contesti in cui i fornelli non ci sono proprio, per esempio molti uffici.

Stabilito il livello di sofisticatezza che cercate nel vostro bollitore, gli altri due criteri che abbiamo considerato sono le dimensioni, come chiesto da Giorgia, e il design, perché trattandosi di un elettrodomestico pensato per stare in bella vista sul piano della cucina almeno sei mesi all’anno, l’aspetto fa una certa differenza.

– Leggi anche: Perché il tè non andrebbe fatto col microonde

Nella sua classifica dei migliori bollitori elettrici, Wirecutter, l‘autorevole sito di recensioni del New York Times, consiglia il bollitore di Cuisinart CPK-17 PerfecTemp, scelto per una «combinazione vincente di velocità, precisione e controlli semplici». Questo modello specifico ha sei scelte di temperatura, oltre a una funzione che permettere di mantenere l’acqua alla temperatura scelta per 30 minuti. In Italia si trova solo su Ebay a vari prezzi, a cui però bisogna aggiungere almeno 30 euro di spese di spedizione dagli Stati Uniti. Su Amazon un modello molto simile dello stesso marchio costa 100 euro (90 la versione rosa): ha quattro temperature tra gli 85 e i 100°C. È alto 29 centimetri, ma la base è piuttosto piccola: ha un diametro di 19 centimetri.

Tra i bollitori elettrici più venduti su Amazon, il modello BO12 del marchio tedesco H.Koenig ha buone recensioni e un prezzo molto più basso di quello di Cuisinart: 20 euro. Contiene poco più di un litro d’acqua ed è il più piccolo e compatto della lista: la base ha un diametro di 16 centimetri e l’altezza è di 15 centimetri e mezzo. Si spegne automaticamente quando arriva a ebollizione, ma non c’è modo di regolare la temperatura e ci sentiamo di dire che il design non è il più bello che vedrete in questa lista.

Passando a oggetti che oltre che funzionali sono anche esteticamente piacevoli, la redazione di Consumismi ha un debole per i bollitori di Alessi. Il 9093 è un bollitore tradizionale con il manico ma ha la particolarità di avere un fischietto a forma di uccellino che avvisa quando l’acqua è calda. Su Amazon costa attorno ai 100 euro, a seconda del colore. Esiste anche la versione elettrica, a 206 euro.

Invece il modello Plissè, sempre di Alessi, è elettrico ed è adatto a chi apprezza gli accessori con design “plastici” e dall’aspetto poco tecnologico: è realizzato in resina e si può scegliere nei colori bianco, nero, grigio e rosso, con capienza di un litro o di 1,7. Sul sito di Alessi costano rispettivamente 79 o 95 euro e su Amazon si trovano a poco meno. Tendenzialmente, maggiore è la capienza maggiore è l’ingombro del bollitore, ma in questo caso le dimensioni cambiano solo in altezza: la base ha un diametro di 16 centimetri, mentre l’altezza varia da 20 a 29.

Rientra negli oggetti dal design bello e minimalista anche il modello Stagg EKG di Fellow, che recentemente sta avendo molto successo tra chi scrive recensioni di elettrodomestici. Ha un display LCD, contiene quasi 1 litro di acqua, ha un controllo elettronico della temperatura da 57 a 100°C e la conserva per un’ora. Su Amazon quello nero costa 174 euro e quello bianco un euro in più, mentre sul sito EspressoCoffeShop, segnalato tra i rivenditori internazionali del marchio, ne costa 135. Tra i tanti che l’hanno recensito con entusiasmo, una giornalista di Popsugar ha scritto che ogni volta che ha un ospite in casa le viene chiesto da dove viene il suo bollitore, ma Wirecutter non pensa che valga il prezzo se confrontato con altri modelli. Inoltre è più ingombrante degli altri visti finora: la base è di 24 centimetri per 24, e l’altezza è poco meno.

La particolare forma del suo beccuccio, detta “a collo d’oca”, si presta bene anche per gli appassionati del caffè filtrato, perché permette di dosare bene l’acqua in uscita. È di sicuro tra gli oggetti più gradevoli di questa lista, e fa la sua figura se lasciato in vista. Per chi è disposto a spendere un po’, potrebbe essere la soluzione per avere in casa una versione aggiornata dei vecchi bollitori.

Sempre per chi cerca qualcosa di esteticamente apprezzabile, ma meno costoso, ci sono diverse opzioni del marchio IKOHS. Questo modello Hattori ha un design giapponese, la temperatura regolabile e piccole dimensioni (la base è 20 centimetri per 20), ma non contiene più di mezzo litro d’acqua. In questi giorni sul sito del marchio costa 65 euro invece di 90.

Il modello Hattori Swan ha le stesse caratteristiche ma con una base più ingombrante: ricorda molto lo Stagg di Fellow e costa 80 euro. Sul sito di IKOHS c’è anche un bollitore elettrico dallo stile “retrò”, con colori pastello e finiture in legno, ma la temperatura non è regolabile. Costa intorno ai 50 euro sul sito e poco di più su Amazon.

– Leggi anche: La scoperta che può cambiare il settore del tè

Un altro bollitore molto di moda negli ultimi anni è quello elettrico di Smeg che esiste in diversi colori pastello, ma anche in bianco e nero. Ha il difetto di essere abbastanza ingombrante e piuttosto costoso, ma il pregio – come molti elettrodomestici di Smeg – di fare arredamento, se può essere un compromesso. Tra quelli che non permettono di regolare la temperatura, la versione mini, la più piccola, contiene 0,8 litri d’acqua e costa sui 120 euro e quella classica contiene 1,7 litri e costa sui 160 euro (si arriva ai 200 euro per le versioni più particolari, come quelle con i colori opachi). Su Amazon quello verde pastello è in vendita a 148 euro. La base del modello mini ha un diametro di 20 centimetri e l’altezza è di 15; la versione grande invece ha una base con diametro di 22,6 centimetri per 17,1 centimetri di altezza.

La versione con la temperatura variabile invece è più ingombrante e costa 179 euro: contiene fino a 1,7 litri di acqua, permette di regolare la temperatura tra i 50 e i 100 gradi ed è in grado di mantenerla per 20 minuti. Una redattrice che ha la versione classica fa notare che effettivamente è ingombrante, ma se si ha lo spazio per tenerlo in vista non la infastidisce. Dice che diventa parecchio pesante quando è pieno, ma che è piuttosto comodo da pulire. Tutte le versioni dei bollitori Smeg si trovano facilmente su Amazon o in negozi di elettrodomestici come Mediaworld, Euronics e ePrice.

Per finire, altri modelli graziosi apparsi più volte durante la nostra ricerca sono quelli del marchio americano KitchenAid – qui e qui due modelli con la temperatura regolabile e qui un modello solo elettrico –, anche se non sono tra i più compatti. E poi quelli dell’italiana Ariete dallo stile vintage, anche in questa versione più piccola (22 x 22 x 20,5 centimetri).

Una volta scelto il bollitore adatto, si può passare alla scelta del tè. Sul sito di Giusmin Tea Lab, un negozio di Milano che vende tè, si possono trovare guide e tutorial sulle preparazioni di diverse miscele oltre a questionari a cui rispondere per trovare il tè più adatto ai propri gusti. Un altro marchio di tè molto conosciuto e apprezzato è il francese Dammann Freres, che vende anche online. Chi in redazione consuma più spesso tè consiglia anche il sito Kusmi Tea e il redattore esperto di tè cinese (sì, abbiamo anche quello) si è rifornito spesso da Meileaf, un negozio di tè cinese di Londra il cui e-commerce spedisce anche in Italia. Dopo essere stato interpellato al riguardo, il redattore in questione ha spiegato che «vende tutte le stoviglie stramboidi cinesi, ma ha anche cose più normali, ed è molto didattico e in grado di aiutare nella scelta del tè più adatto ai propri gusti».

Per finire, qualche breve cenno agli accessori da tè, lasciando da parte servizi di tazze e teiere. Potrebbero servire un cucchiaio dosatore per personalizzare la miscela e i filtri in cui mettere tè e tisane sfuse. I filtri di carta più venduti su Amazon sono questi: 600 costano 15 euro. Ci sono anche in acciaio, con la pinza, riutilizzabili in silicone o di forme e colori più particolari. Anche Ikea ha una selezione di articoli per il tè che comprende infusori a pochi euro.

Ultima cosa: oltre alla temperatura, una variabile molto importante per gli esperti di tè è il tempo di infusione. Per questo passaggio, ad alcuni piace l’idea di usare piccole clessidre, anche se non fanno niente di più di quello che potrebbe fare un normale timer.

***

Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.