È morto a 85 anni l’attore Dean Stockwell, che interpretò ruoli secondari in molti grandi film

(AP Photo/Alan Greth)
(AP Photo/Alan Greth)

È morto a 85 anni Dean Stockwell, attore americano che in una lunghissima carriera iniziata da bambino negli anni Quaranta e durata fino a pochi anni fa interpretò decine di ruoli secondari, a volte in grandi e apprezzati film, diventando una faccia riconoscibile del cinema hollywoodiano dello scorso secolo. Era stato il dottor Yueh in Dune e il gestore del bordello in Velluto Blu di David Lynch (in cui era protagonista di una famosa scena di karaoke), nonché il fratello di Harry Dean Stanton in Paris, Texas di Wim Wenders. Nel 1989 fu candidato all’Oscar come migliore attore non protagonista per Una vedova allegra… ma non troppo di Jonathan Demme.

Aveva avuto anche una fitta carriera televisiva, interpretando il co-protagonista nella serie di fantascienza In viaggio nel tempo, andata in onda tra gli anni Ottanta e Novanta, nel ruolo che lo rese più famoso negli Stati Uniti. Negli anni Duemila fu anche il cylone Numero Uno (un robot umanoide) in Battlestar Galactica. Ebbe i primi ruoli da bambino, recitando a sette anni nel musical Due marinai e una ragazza con Frank Sinatra e Gene Kelly e poi in vari ruoli da co-protagonista. A cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta vinse due volte il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, per Frenesia di un delitto (assieme a Bradford Dillman e Orson Welles) e per Il lungo viaggio verso la notte di Sidney Lumet. Gli unici altri due attori ad aver vinto due volte il premio sono Marcello Mastroianni e Jack Lemmon.

Negli anni Ottanta partecipò ad altri film importanti, come Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin (1985), Giardini di pietra di Francis Ford Coppola (1987), Beverly Hills Cop II di Tony Scott (1987).