Il quadro autodistrutto di Banksy è stato venduto per quasi 19 milioni di euro

Il quadro di Banksy che si era autodistrutto, rinominato dallo stesso Banksy "Love is in the Bin" (Tristan Fewings/Getty Images for Sotheby's)
Il quadro di Banksy che si era autodistrutto, rinominato dallo stesso Banksy "Love is in the Bin" (Tristan Fewings/Getty Images for Sotheby's)

Giovedì il quadro di Banksy che si era autodistrutto per metà subito dopo essere stato venduto per oltre un milione di sterline in un’asta di Sotheby’s a Londra è stato venduto all’asta per 16 milioni di sterline (quasi 19 milioni di euro). È la cifra più alta mai pagata per un’opera di Banksy (finora la più pagata era stata un disegno venduto per 14,4 milioni di sterline, circa 17 milioni di euro). 

L’opera è stata acquistata da un collezionista privato, che l’ha pagata molto di più del suo prezzo stimato (tra i 4 e i 5 milioni di sterline). Consiste in un disegno semidistrutto che rappresenta la bambina con un palloncino rosso originariamente dipinta da Banksy in un murale a Londra nel 2002.

Nel 2018, pochi secondi dopo la vendita dell’opera a un’asta di Londra (per l’equivalente di 1,18 milioni di euro), si era azionato un meccanismo interno alla cornice, che aveva tagliato il disegno in decine di strisce per metà della sua lunghezza. Il meccanismo era stato inserito da Banksy come gesto dimostrativo di critica verso la commercializzazione della sua arte. Il gesto era diventato poi parte stessa dell’opera, diventata quindi un disegno per metà incorniciato e per metà, semidistrutto, esterno alla cornice. Banksy aveva rinominato l’opera Love is in the Bin (l’amore è nel cestino), che aveva per questo acquisito ancora più valore.

L’asta è partita da un’offerta di 2 milioni e mezzo di sterline, raggiungendo i 10 milioni in pochi minuti. Sono arrivati alla fine dell’asta in nove aspiranti acquirenti, che per gli ultimi dieci minuti hanno rilanciato con offerte sempre più alte.