Papa Francesco ha detto che in Vaticano qualcuno avrebbe voluto la sua morte

Ne ha parlato con alcuni gesuiti slovacchi, rispondendo a una domanda sul suo stato di salute dopo il recente intervento al colon

(ANSA/EPA/TIZIANA FABI)
(ANSA/EPA/TIZIANA FABI)

Il 12 settembre, durante la sua visita in Slovacchia, Papa Francesco si è trattenuto per circa un’ora e mezza a parlare con i gesuiti slovacchi nella sede della nunziatura apostolica di Bratislava. Nel corso dell’incontro, trascritto integralmente dalla rivista dei gesuiti La Civiltà cattolicail Papa ha parlato dei suoi recenti problemi di salute, e ha detto che all’interno del Vaticano qualcuno aveva sperato nella sua morte, facendo riferimento al fatto che da tempo c’è un’ala più conservatrice della Chiesa cattolica che si oppone a lui.

Un gesuita chiede: «Come sta?».

Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene. Fare quell’intervento chirurgico è stata una decisione che io non volevo prendere: è stato un infermiere a convincermi. Gli infermieri a volte capiscono la situazione più dei medici perché sono in contatto diretto con i pazienti.

Papa Francesco era stato ricoverato in ospedale lo scorso 4 luglio per sottoporsi a un intervento chirurgico al colon. L’intervento era stato programmato per curare una malattia chiamata stenosi diverticolare sintomatica del colon, cioè un restringimento di uno dei tratti finali dell’intestino dovuto all’infezione di piccole sacche che si formano nella sua parete, i diverticoli.

Al termine dell’intervento il Papa era dovuto rimanere in ospedale per 10 giorni: inizialmente era stata prevista una degenza di una settimana ma il Vaticano aveva fatto sapere che il periodo era stato allungato «al fine di ottimizzare al meglio la terapia medica e riabilitativa».