Alle suppletive di Roma il M5S non candiderà nessuno

Forse per evitare una sconfitta Giuseppe Conte ha deciso di rinunciare al seggio di Primavalle, che il partito aveva vinto nel 2018

L'ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante una conferenza sul futuro del Movimento 5 Stelle, Roma, 28 giugno 2021 (ANSA/FABIO FRUSTACI)
L'ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante una conferenza sul futuro del Movimento 5 Stelle, Roma, 28 giugno 2021 (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre oltre alle elezioni comunali si terranno anche le elezioni suppletive della Camera dei deputati nei collegi uninominali di Siena (dove per il Partito Democratico si candiderà il segretario Enrico Letta) e di Roma, quartiere Primavalle. Per il seggio di Roma, il Movimento 5 Stelle non presenterà alcun candidato, nonostante sia stata una sua esponente a vincerlo alle ultime elezioni.

Nel 2018 il seggio di Primavalle – che comprende i territori Gianicolense, Aurelio, Pisana, Primavalle e Trionfale, alla periferia ovest della città – era stato vinto dalla deputata del M5S Emanuela Del Re, con il 34 per cento delle preferenze. Lo scorso 3 giugno Del Re, ex viceministra degli Esteri, era stata nominata rappresentante speciale dell’Unione Europea per il Sahel, lasciando vacante il seggio. Ma il Movimento, ora guidato da Giuseppe Conte, ha deciso di non candidare nessuno, senza dare molte spiegazioni. Inizialmente circolavano voci su una candidatura proprio di Conte, ma poi non se ne è fatto niente.

Sull’assenza del M5S, i giornali fanno varie ipotesi. Scrivono innanzitutto che la decisione finale sarebbe stata presa da Conte, mentre il Movimento 5 Stelle romano avrebbe preferito presentarsi («Si vota per un seggio che lasciamo scoperto, sarebbe assurdo non presentarsi», aveva ad esempio detto il consigliere comunale Paolo Ferrara). Conte avrebbe preso questa decisione per cercare di ridurre al minimo le perdite alle prossime elezioni: per il seggio di Primavalle ci sarebbero candidati più forti, mentre il M5S non sarebbe riuscito a trovare un candidato adatto.

Repubblica scrive anche che dai ministri più vicini a Conte, come Stefano Patuanelli, «è filtrata una considerazione sulla volontà di “non disperdere voti”», ma non è chiaro a vantaggio di chi e soprattutto per quale motivo, visto che alle prossime amministrative il M5S non è riuscito a concludere alcuna alleanza e sosterrà la propria candidata, la sindaca uscente Virginia Raggi.

Per un posto da deputato nel collegio di Primavalle si è candidato Pasquale Calzetta, ex presidente del municipio Roma Eur: è di Forza Italia, nel 2018 aveva perso contro Del Re per pochi voti ed è uno storico collaboratore del ministro Renato Brunetta. Il Partito Democratico presenterà il segretario romano Andrea Casu, più volte consigliere e assessore a Roma e oppositore di Virginia Raggi. Per il centrodestra ci sono anche Luca Palamara, l’ex componente del consiglio superiore della magistratura finito al centro di diverse inchieste giudiziarie, e Giovanni Antonio Cocco, segretario del Partito Liberale Europeo sostenuto da Rinascimento di Vittorio Sgarbi.

Fino a ieri, ma si è ora ritirata, era candidata anche Elisabetta Trenta, ex ministra della Difesa nei governi Conte che aveva deciso di lasciare il Movimento 5 Stelle lo scorso giugno e che aveva aderito all’Italia dei Valori. A metà agosto si era candidata da deputata nel collegio di Primavalle per il movimento NOI, Nuovi Orizzonti per l’Italia e molti giornali avevano commentato che, data la mancata candidatura del M5S, su di lei sarebbero potuti convergere proprio i voti degli elettori del Movimento. Martedì 31 agosto, però, Trenta ha annunciato il ritiro per problemi con le firme.