Sabato a Lampedusa sono sbarcate centinaia di migranti

La Guardia costiera ha soccorso un peschereccio con 539 persone a bordo, e altre decine sono arrivate su barche più piccole

Migranti: peschereccio con 400 persone al largo di Lampedusa
(ANSA/ Concetta Rizzo)

Sabato la Guardia costiera italiana ha soccorso un peschereccio che si trovava vicino a Lampedusa e stava trasportando 539 migranti provenienti dalla Libia. Nell’arco della giornata, sull’isola sono state soccorse anche altre decine di migranti che erano a bordo di imbarcazioni più piccole. Secondo il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, quello di sabato è stato «uno dei più grossi sbarchi degli ultimi tempi»: la Rai ha scritto che nella sola giornata di sabato a Lampedusa sono sbarcati in totale 793 migranti.

Le operazioni di soccorso del peschereccio, che rischiava di affondare, sono state condotte dalla Capitaneria di porto con la collaborazione della Guardia di finanza. A bordo dell’imbarcazione c’erano egiziani, marocchini e persone di paesi subsahariani, tra cui anche alcune donne e bambini. ANSA ha scritto che 375 dei migranti soccorsi sono stati sottoposti al tampone rapido per verificare la presenza del coronavirus e sono stati portati al centro accoglienza di Contrada Imbriacola di Lampedusa, che attualmente sta ospitando circa 1.400 persone ed è vicino al collasso (la capienza massima è di 250 persone). Dopodiché saranno trasferiti a Pozzallo, in provincia di Ragusa.

Alida Serrachieri, responsabile di Medici Senza Frontiere a Lampedusa, ha osservato che molte delle persone soccorse sul peschereccio mostravano segni di «violenza e percosse subite durante la permanenza nel paese nordafricano», cosa che ha portato la procura di Agrigento ad aprire un’inchiesta sullo sbarco.

Commentando gli sbarchi di ieri, Martello ha detto che «ancora una volta l’isola si prepara ad affrontare da sola il peso dell’accoglienza umanitaria»: Martello ha aggiunto che «servono strumenti e misure specifiche per il sostegno ai territori di confine, come Lampedusa, impegnati in prima linea sul fronte dell’accoglienza».