Un po’ di numeri sull’evacuazione italiana degli afghani da Kabul

Quante persone sono state portate in Italia finora, cosa succede una volta che atterrano a Roma e quali sono gli obiettivi del governo

(una foto scattata all'interno di un volo arrivato a Roma da Kabul, profilo Twitter del Ministero della Difesa)
(una foto scattata all'interno di un volo arrivato a Roma da Kabul, profilo Twitter del Ministero della Difesa)

Dalla conquista di Kabul da parte dei talebani, avvenuta domenica 15 agosto, stanno proseguendo i voli militari italiani per trasferire in Italia gli afghani che negli anni scorsi avevano collaborato con la missione diplomatica e militare in Afghanistan. Domenica pomeriggio il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aveva detto che fino a quel momento erano stati evacuati «circa 1.600 civili afghani, nostri ex collaboratori e loro familiari», e che l’obiettivo era di «trasferirne in Italia circa 2.500». I giornali di oggi riportano invece stime più alte, sia sulle persone già trasferite sia sull’obiettivo finale del governo.

Secondo Repubblica, finora sono stati trasferiti in Italia 2.497 afghani, di cui 1.701 dopo la conquista di Kabul da parte dei talebani. Fra di loro ci sono anche 454 donne e 546 bambini. La Stampa scrive invece che dopo la conquista della capitale sono state portate in Italia 2.047 persone: sempre secondo la Stampa l’Italia sarebbe il terzo paese ad avere evacuato più persone, dopo gli Stati Uniti (circa 17mila) e il Regno Unito (3.821).

Non c’è molta chiarezza nemmeno su chi sarà trasferito in Italia. Repubblica scrive che «è assai probabile che sarà prelevato anche chi attualmente non figura nella lista italiana», senza fornire ulteriori dettagli. La Stampa scrive invece che «le liste di persone da mettere in salvo si sono allargate a dismisura. Dacché erano circa 600 persone, si parla ora di almeno 3.000».

Domenica Di Maio ha parlato soltanto dei collaboratori del contingente italiano e delle loro famiglie, ma la Stampa scrive che il governo avrebbe per esempio deciso di includere nella lista delle persone da trasferire in Italia anche le calciatrici dell’Herat, la squadra che ha sede nella regione afghana che fino a poche settimane fa ospitava la sede del contingente militare italiano.

Nelle operazioni sono utilizzati otto aerei dell’aeronautica: quattro KC767 e quattro C130J. Tutti i voli stanno atterrando al terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino, a Roma. Qui le persone in arrivo vengono sottoposte a una rapida visita medica e al test per il COVID-19. Successivamente vengono segnalate e dotate di visto per rimanere regolarmente in Italia.

Il ministero dell’Interno sta mandando gli afghani nei vari centri di accoglienza sul territorio nazionale, in collaborazione con le prefetture e i comuni. Ogni Regione ne sta accogliendo una quota concordata: in Lombardia nei giorni scorsi ne sono arrivati 160, in Liguria 130, in Toscana 112. Sono numeri che nei prossimi giorni saranno quasi certamente aggiornati.