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  • Lunedì 16 agosto 2021

I tentativi di fuga disperati all’aeroporto di Kabul

Molti afghani hanno tentato di salire sugli aerei militari, qualcuno si è aggrappato ed è precipitato durante il decollo

Screenshot di un video girato all'aeroporto di Kabul lunedì 16 agosto e diffuso da Tolo News
Screenshot di un video girato all'aeroporto di Kabul lunedì 16 agosto e diffuso da Tolo News

Dall’arrivo dei talebani a Kabul, domenica, migliaia di afghani e cittadini stranieri si sono diretti verso l’aeroporto internazionale della capitale per cercare di lasciare l’Afghanistan. Col passare delle ore la situazione è diventata sempre più caotica: prima sono stati sospesi tutti i voli civili, e permessi solo quelli militari, poi il Pentagono ha fatto sapere che sono stati sospesi tutti i voli civili e miliari, in arrivo e in partenza. I soldati americani arrivati per mettere in sicurezza l’aeroporto e favorire le operazioni di evacuazione del personale diplomatico hanno sparato colpi d’arma da fuoco in aria per evitare che i civili afghani salissero sugli aerei e hanno fatto volare due elicotteri a bassa quota per disperdere la folla. In aeroporto sarebbero entrati anche i talebani, che avrebbero iniziato a sparare in aria, terrorizzando le persone presenti.

Gli eventi più drammatici sono avvenuti sulla pista di decollo e atterraggio usata dagli aerei militari per evacuare il personale straniero. Testimonianze e video hanno mostrato come alcuni afghani abbiano tentato di aggrapparsi agli aerei durante il decollo: qualcuno sarebbe poi precipitato dopo che l’aereo aveva preso quota.

Ci sono dei morti, anche se per il momento non si sa con precisione quanti. Il Wall Street Journal, uno dei giornali più informati su quanto è avvenuto dentro all’aeroporto, ha detto che i soldati americani hanno ucciso due afghani armati che si stavano avvicinando al personale da evacuare. Un altro funzionario statunitense ha detto che sarebbero morti altri tre afghani che si erano aggrappati a un aereo in decollo. Testimoni hanno inoltre parlato di tre corpi, tra cui una donna, a terra fuori dall’edificio del terminal. Per il momento non si hanno informazioni più dettagliate.

Delle tre persone morte precipitate dall’aereo aveva parlato anche l’agenzia stampa afghana Asvaka: i video e le testimonianze circolate suggeriscono che si tratti dello stesso aereo. Lo ha scritto su Twitter anche Christiaan Triebert, giornalista del New York Times esperto di ricostruzioni video.

https://twitter.com/MuslimShirzad/status/1427188130638139395?

Nel pomeriggio le operazioni di evacuazione sono state interrotte per permettere ai militari americani di sgomberare le piste di decollo e atterraggio.

L’accesso all’aeroporto era stato chiuso nella notte, per permettere le operazioni di evacuazione degli stranieri. Una folla aveva però assaltato l’ingresso, violando il perimetro imposto dagli americani, che nel frattempo avevano preso il controllo dell’area. Alcune persone che erano riuscite ad entrare avevano poi cercato di salire a bordo di un C-17, un aereo militare, che stava imbarcando cittadini stranieri in una zona separata dell’aeroporto.

Si erano viste altre scene confuse e di panico, e lunedì mattina l’aeroporto era già molto affollato.

Nelle prime ore di lunedì migliaia di persone si erano radunate fuori dall’aeroporto dopo che si era sparsa la voce (falsa) che stavano partendo degli aerei diretti verso l’Occidente con a bordo anche persone senza visto. Alcune avevano provato a entrare scavalcando il muro esterno, dopo che gli accessi erano stati nuovamente chiusi.

Immagini e video girati all’interno dell’aeroporto avevano mostrato la disperazione dei molti che cercavano di lasciare il paese, arrampicandosi sulle scale che portano a bordo degli aerei.

Non è chiaro quale sia la situazione attuale nell’aeroporto, ma diversi paesi occidentali contano di proseguire le operazioni di evacuazione anche nei prossimi giorni. Nel frattempo, nonostante lo spazio aereo dell’Afghanistan non sia stato chiuso, i voli commerciali hanno smesso di sorvolare il paese per ragioni di sicurezza.