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  • Martedì 10 agosto 2021

Andrew Cuomo si è dimesso da governatore dello stato di New York

Dopo le accuse di molestie sessuali e le grandi pressioni perché lasciasse: sarà sostituito dalla sua vice Kathy Hochul

(Spencer Platt/Getty Images)
(Spencer Platt/Getty Images)

Andrew Cuomo si è dimesso da governatore dello stato di New York, dopo giorni di grandi pressioni seguite alle accuse di molestie sessuali da parte di diverse donne, alcune delle quali sue dipendenti. Cuomo, che era una delle figure più in vista e apprezzate del Partito Democratico, sarà sostituito dalla sua vice Kathy Hochul, prima donna della storia a diventare governatrice dello stato di New York.

Cuomo ha sempre respinto le accuse, e martedì ha sostenuto che siano «motivate politicamente». Ha giustificato però la sua decisione dicendo che «l’attuale traiettoria della situazione provocherà mesi di controversie politiche e legali, consumerà il governo».

63enne e al suo terzo mandato consecutivo da governatore dello stato di New York, Cuomo era rimasto ormai molto isolato per via delle accuse, e anche il presidente Joe Biden gli aveva suggerito di dimettersi. Un rapporto conclusivo di un’inchiesta a riguardo era stato pubblicato la scorsa settimana, e lo accusava di aver molestato sessualmente diverse donne, tra cui alcune che lavoravano o lavorano per lo stato di New York. Era stata realizzata su impulso dello stesso Cuomo ascoltando 179 persone e consultando più di 74mila diversi documenti, tra cui mail e fotografie, e lo accusa di aver provato a toccare, baciare e abbracciare diverse donne, in certi casi con dei commenti definiti «profondamente umilianti, fastidiosi, offensivi e inappropriati» da chi li ha subiti.

L’inchiesta dice che tra le donne ci sono alcune attuali ed ex dipendenti dello stato di New York, e che Cuomo e altri membri del suo staff hanno avuto atteggiamenti vendicativi nei confronti di almeno una di loro, creando un ambiente di lavoro definito “ostile”.

Fino ad ora, Andrew Cuomo era stato un politico assai apprezzato. Tra altre cose, aveva approvato una serie di misure per riformare la polizia statale e locale, introdotto una legge per migliorare la condizione dei detenuti in carcere, stanziato fondi per risolvere il problema dell’uso sproporzionato di armi, legalizzato l’uso ricreativo di marijuana con un programma per reinvestirne i guadagni nelle comunità più colpite dal problema della droga, e preso pubblicamente posizione contro Trump sull’immigrazione.