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  • Mercoledì 28 luglio 2021

Cosa sappiamo dell’esplosione nell’impianto chimico di Leverkusen, in Germania

Non si conoscono le cause e e non si sa se siano stati rilasciati gas tossici: sono morte due persone, ci sono ancora cinque dispersi

(Oliver Berg/dpa/AP)
(Oliver Berg/dpa/AP)

Sono due i morti, più di trenta i feriti e cinque le persone che risultano ancora disperse in seguito all’esplosione avvenuta martedì mattina in Germania in una zona industriale di aziende chimiche di Leverkusen, nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia. L’esplosione è avvenuta verso le 9.40 nel sito industriale di Chempark, in un’area dove si trovano tre serbatoi di stoccaggio per solventi.

Le due persone morte lavoravano nel sito, così come anche quelle ferite e quelle disperse: dei feriti, tre sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Sul posto sono arrivati da subito più di 300 soccorritori, tra vigili del fuoco e sanitari, e ci sono volute circa quattro ore per spegnere le fiamme. Martedì sera il responsabile di Chempark, Lars Friedrich, ha detto che «la ricerca dei dispersi sta continuando a grande ritmo ma purtroppo la speranza che li troveremo vivi sta svanendo».

https://twitter.com/haverkamp_wiebe/status/1419948653691682835?s=20

Non si conoscono ancora le cause dell’esplosione, e non si sa nemmeno con certezza se nella grande nube di fumo che ne è derivata siano stati rilasciati gas tossici. Nel frattempo i responsabili di Chempark hanno detto ai residenti della zona di non consumare ortaggi coltivati nei propri giardini, e di fare attenzione a qualsiasi materiale insolito che potrebbe essersi depositato su mobili da esterno, giocattoli o nelle piscine. Hanno anche esortato le persone a Leverkusen a rimanere il più possibile in casa e a tenere chiuse porte e finestre.

A Leverkusen si trova anche Bayer, una delle più grandi aziende chimiche tedesche, che a Chempark ha alcuni stabilimenti produttivi. La città ha circa 163 mila abitanti ed è 20 chilometri a nord di Colonia. Chempark, che si trova molto vicino alle rive del fiume Reno, con una superficie complessiva di 11 chilometri quadrati è uno dei più grandi poli chimici europei.

Chempark è gestito dall’azienda Currenta, che fino al 2019 era di proprietà di Bayer e Lanxess, prima che le quote di maggioranza venissero vendute al fondo australiano Macquarie Infrastructure and Real Assets. È composto da tre diversi siti di produzione e ospita più di 70 aziende che impiegano più di 48mila persone provenienti da 50 paesi del mondo.