È morto Nicolò Amato, a lungo a capo dell’amministrazione delle carceri italiane: aveva 88 anni

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Il 21 luglio è morto a 88 anni il magistrato Nicolò Amato, dal 1983 al 1993 a capo del dipartimento di amministrazione delle carceri italiane. Era nato a Messina nel 1933 ed era entrato in magistratura nel 1958, lavorando per molti anni come pubblico ministero alla Procura di Roma, occupandosi tra le altre cose di inchieste sui Nuclei Armati Proletari e sull’attentato a Papa Giovanni Paolo II.

Nel 1983 venne nominato a capo dell’allora Direzione generale degli istituti di prevenzione e pena, diventata nel 1990 il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP). Fu anche uno dei promotori della legge Gozzini, approvata nel 1986, che riordinava il sistema carcerario italiano mettendo per la prima volta in risalto il ruolo rieducativo della carcerazione rispetto a quello punitivo. Dopo che nel 1993 venne rimosso dal suo incarico dall’allora ministro della Giustizia Giovanni Conso, lasciò l’attività di magistrato per dedicarsi a quella di avvocato.