Molte gare delle Olimpiadi si faranno senza pubblico
Almeno quelle che si terranno nell'area metropolitana di Tokyo, a causa delle nuove restrizioni adottate contro il coronavirus
Giovedì pomeriggio gli organizzatori delle Olimpiadi hanno deciso che non sarà consentito l’accesso del pubblico alle gare e agli eventi olimpici che si terranno nell’area metropolitana di Tokyo. La decisione è stata presa d’accordo con il governo giapponese e i rappresentanti dei Comitati olimpici e paralimpici, ed è arrivata dopo che giovedì mattina il governo giapponese aveva annunciato la reintroduzione dello stato di emergenza in tutta l’area metropolitana da lunedì 12 luglio fino almeno al 22 agosto.
Associated Press ha scritto che sarà vietata la presenza del pubblico anche alla cerimonia inaugurale, prevista per il 23 luglio allo Stadio Nazionale di Tokyo. Tamayo Marukawa, la ministra giapponese incaricata della gestione dei Giochi Olimpici e di quelli Paralimpici, ha detto che potrebbero comunque esserci restrizioni anche per gli eventi che si terranno in zone in cui attualmente non è in vigore lo stato di emergenza, mentre le regole per i Giochi Paralimpici, che inizieranno il prossimo 24 agosto, verranno decise il mese prossimo.
In una conferenza stampa, la presidente del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, Seiko Hashimoto, ha detto che è «un peccato» dover limitare l’accesso alle gare olimpiche, e si è scusata con tutti quelli che avevano comprato un biglietto.
Il New York Times ha scritto che alcune gare olimpiche si terranno in zone del Giappone che non sono coinvolte dallo stato di emergenza, e che pertanto c’è la possibilità che il pubblico vi partecipi, sempre con numero ridotto. Tra queste, per esempio, ci sono la maratona e le marce, che si terranno al parco Ōdōri di Sapporo, sull’isola di Hokkaido, nel nord del paese; a ogni modo, gli organizzatori hanno chiarito che non sarebbe permesso di fare il tifo per gli atleti e le atlete a bordo strada.