Sono state trovate altre persone morte tra le macerie del palazzo crollato a Miami Beach: in totale i morti sono 9 e i dispersi 156

(AP Photo/ Gerald Herbert)
(AP Photo/ Gerald Herbert)

Sabato in una conferenza stampa la sindaca di Miami-Dade, Daniella Levine Cava, aveva detto che era stato recuperato il corpo di un’altra persona morta a causa del crollo parziale del palazzo di 12 piani di giovedì a Surfside, vicino a Miami Beach, in Florida, oltre alle quattro che erano già state trovate. Domenica mattina sempre Levine Cava ha confermato che i morti accertati in totale sono nove, quattro dei quali sono stati identificati, mentre il numero dei dispersi è stato rivisto da 159 a 156.

Al momento non si conoscono le cause certe del crollo, ma alcuni ingegneri ed esperti hanno fatto qualche ipotesi legata soprattutto al  livello di corrosione e deterioramento dell’edificio a causa del sale dell’oceano, che può penetrare nelle strutture e iniziare ad arrugginire i componenti in acciaio. Sabato il New York Times ha diffuso alcuni dati di una perizia eseguita nel 2018 sullo stato del palazzo, durante la quale erano stati osservati sia «importanti danni strutturali» alla lastra di cemento situata sotto la piscina esterna all’edificio, sia «abbondanti» crepe e sgretolamenti nelle colonne, nelle travi e nelle mura del parcheggio sotterraneo.

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