Bashar al Assad ha vinto le elezioni presidenziali in Siria, ma si sapeva già

Il presidente siriano Bashar al Assad (Russian Foreign Ministry Press Service via AP, File)
Il presidente siriano Bashar al Assad (Russian Foreign Ministry Press Service via AP, File)

Il presidente siriano Bashar al Assad ha vinto le elezioni di mercoledì e ottenuto il suo quarto mandato, come ci si aspettava: le elezioni non si potevano considerare né libere né democratiche ed erano state definite internazionalmente come una farsa. Assad, che ha 55 anni e governa in modo autoritario dal 2000, ha ottenuto oltre il 95 per cento dei voti con un’affluenza di più del 78 per cento. I suoi due rivali, Abdullah Salloum Abdullah e Mahmoud Ahmad Marie, molto poco conosciuti e inseriti tra i candidati solo per dare una parvenza di legittimità al voto, hanno ottenuto rispettivamente l’1,5 e il 3,3 per cento dei voti.

Assad ha ottenuto più voti anche rispetto all’89 per cento delle ultime elezioni presidenziali, nel 2014, anch’esse una farsa. Quelle del 2014 erano state le prime elezioni dall’inizio della guerra in Siria tra il regime di Assad e i gruppi ribelli che ne volevano la destituzione.

I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti avevano pubblicato un comunicato congiunto prima delle elezioni in cui le definivano illegittime  e dicevano che non sarebbero state libere né regolari senza la supervisione delle Nazioni Unite. Mercoledì al suo seggio Assad aveva detto che l’opinione dell’Occidente contava “zero”.

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