La Rai ha denunciato Fedez per diffamazione, in seguito alla diffusione della registrazione della sua telefonata con i dirigenti Rai sul concerto del Primo maggio

La Rai ha denunciato Fedez per diffamazione e danno di immagine, in seguito alla diffusione della registrazione della telefonata che aveva fatto ai dirigenti Rai prima del concerto del Primo Maggio.
Lo ha fatto sapere Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo della Commissione parlamentare per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi: ha spiegato che la querela è stata fatta «in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente». Capitanio l’ha definito un “atto dovuto”.
Lo stesso Fedez ha poi confermato di aver ricevuto la querela sui suoi account social.

Nella serata di sabato 1 maggio, Fedez aveva pubblicato su Twitter una telefonata per mostrare le pressioni ricevute da parte di alcuni dirigenti della Rai, che lo avevano invitato a non fare discorsi polemici di tipo politico durante la sua esibizione sul palco del Concerto del Primo Maggio.
Nelle ore prima del proprio intervento, Fedez aveva anticipato che avrebbe parlato del disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia (noto come “ddl Zan”) e dei tentativi di ostruzionismo da parte della Lega per bloccarne il percorso in Parlamento.

La telefonata è stata pubblicata da Fedez dopo che la Rai aveva emesso un comunicato, sostenendo che non ci fossero state forme di censura né che fossero stati chiesti «preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta».

Nella telefonata, di cui Fedez aveva diffuso sui social una versione ampiamente tagliata, tre diverse persone chiedevano al cantante di cambiare il suo intervento, giudicandolo inopportuno nel contesto del concerto e sostenendo che, al di là del merito, l’elenco di dichiarazioni omofobe di esponenti leghisti avrebbe dovuto prevedere la possibilità di controbattere degli interessati.
La versione integrale della telefonata (un audio di oltre 11 minuti diffuso con ogni probabilità dalla Rai, che aveva registrato la conversazione a sua volta), è stata poi pubblicata da Domani. L’audio integrale spiegava più chiaramente come si fossero articolate le pressioni dei dirigenti della Rai e degli organizzatori del concerto del Primo maggio.