Un missile siriano è esploso nel sud di Israele

(EPA/ATEF SAFADI/ANSA)
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Giovedì un missile terra-aria siriano è esploso nel sud di Israele, a circa 30 chilometri da un impianto nucleare segreto: non ci sono notizie di persone ferite o di danni particolari. L’esercito israeliano ha detto che l’obiettivo era un aereo israeliano, che il missile ha però sorvolato prima di atterrare nella zona di Dimona, a circa 200 chilometri dal confine siriano.

L’esercito israeliano ha risposto attaccando la batteria di difesa aerea da cui era stato lanciato il missile, assieme a diverse altre batterie. L’esercito siriano ha detto che sono stati presi di mira alcuni siti nella zona di Damasco, la capitale della Siria: la maggior parte dei missili israeliani è stata intercettata e abbattuta, ma in alcuni casi hanno provocato danni e sono stati feriti quattro soldati siriani. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione che ha sede nel Regno Unito e che documenta i conflitti in Siria, un ufficiale militare sarebbe stato ucciso da un missile atterrato a Dumayr, a nord-est di Damasco.

Israele attacca spesso basi siriane che si ritiene vengano usate da milizie leali all’Iran, di cui la Siria è uno dei maggiori alleati, come quella presa di mira nella zona di Dumayr. L’attacco siriano è particolarmente notevole perché pochi giorni fa un importante sito nucleare iraniano era stato vittima di un grosso sabotaggio attribuito a Israele.

Israele ha da decenni un programma nucleare in parte segreto, che ufficialmente fu attivato per ragioni di ricerca. In realtà è da tempo opinione comune che il paese usi buona parte di questi impianti, compreso quello di Dimona, per scopi militari e che abbia un arsenale di centinaia di bombe atomiche.