Raùl Castro ha confermato che si dimetterà da segretario del Partito comunista di Cuba

(Joe Raedle/Getty Images)
(Joe Raedle/Getty Images)

Venerdì a Cuba, in apertura dell’ottavo congresso del Partito comunista nazionale, Raùl Castro ha annunciato le dimissioni da segretario del partito. La decisione di Castro era attesa da giorni, ma non ancora certa.

Castro, che ha 89 anni, è al potere dal 2008 e dal 2011 è segretario del partito. Nel 2018 aveva già lasciato la presidenza al sessantenne Miguel Díaz-Canel, ma non il ruolo di capo del Partito comunista, la principale carica del paese. Al termine del congresso, il 19 aprile, Castro dovrebbe rinunciare quindi a tutti i suoi incarichi ufficiali, compresa la carica di capo delle forze armate.

Da tempo, a causa dell’età, Raúl aveva iniziato a programmare la sua rinuncia al potere, annunciando che nel 2021 avrebbe abbandonato ogni incarico. Nel 2018 aveva lasciato la presidenza a Díaz-Canel e nel 2019 aveva consentito l’approvazione di una nuova Costituzione che, tra le altre cose, ripristinava la carica di primo ministro. Assieme a Raúl Castro dovrebbe ritirarsi anche il suo vice, il novantenne José Ramón Machado, un altro degli ultimi esponenti della «generazione storica», cioè la generazione che partecipò alla rivoluzione del 1959 e che instaurò un regime comunista sull’isola. Secondo le previsioni, il posto di segretario del Partito comunista dovrebbe andare a Díaz-Canel.

– Leggi anche: Il dominio dei Castro a Cuba sta per finire