È morto a 54 anni Massimo Cuttitta, ex capitano della Nazionale italiana di rugby

(John Gichigi/Getty Images)
(John Gichigi/Getty Images)

Massimo Cuttitta, ex pilone e capitano della Nazionale italiana di rugby tra gli anni Novanta e Duemila, è morto domenica a 54 anni per complicazioni legate al Covid-19. Cuttitta, nato a Latina da una famiglia di origini napoletane, è morto all’ospedale di Albano Laziale dove era stato ricoverato a fine marzo insieme alla madre, anche lei contagiata, morta la scorsa settimana.

Cresciuto fra l’Italia e il Sudafrica, Cuttitta iniziò la carriera nel rugby a L’Aquila insieme ai fratelli Marcello e Michele. Nel 1988 venne ingaggiato dall’Amatori Rugby Milano (allora Milan) insieme al fratello gemello Marcello e in dieci anni vinse quattro campionati, diventando un punto di riferimento per il rugby italiano. La sua generazione, composta tra gli altri da Diego Dominguez, Massimo Giovanelli, Franco Properzi e Ivan Francescato, fu quella che si guadagnò l’accesso al torneo Sei Nazioni. Con l’Italia Cuttitta mise insieme 69 presenze, 22 delle quali da capitano.
Dopo il ritiro fu tra le altre cose collaboratore tecnico della Scozia dal 2009 al 2015.