La Corte penale internazionale avvierà un’indagine sui presunti crimini commessi nei Territori palestinesi

La procuratrice capo della Corte penale internazionale, Fatou Bensouda (Bas Czerwinski/Pool via AP)
La procuratrice capo della Corte penale internazionale, Fatou Bensouda (Bas Czerwinski/Pool via AP)

La Corte penale internazionale, il tribunale per crimini internazionali con sede all’Aia, nei Paesi Bassi, avvierà un’indagine sui presunti crimini commessi nei Territori palestinesi. La procuratrice capo della Corte, Fatou Bensouda, ha annunciato che l’indagine sarà condotta «in modo indipendente, imparziale e oggettivo, senza paura o preferenze».

A inizio febbraio i giudici della Corte avevano deciso che il tribunale aveva l’autorità per indagare e giudicare sulla questione, che rimane molto complicata soprattutto perché alcuni territori palestinesi vengono considerati dalle principali istituzioni internazionali come territori occupati da Israele. Il primo ministro israeliano aveva detto che la decisione della Corte era mossa da «puro antisemitismo».

A fine 2019 Bensouda aveva detto che c’erano sufficienti presupposti per aprire un’indagine per crimini di guerra nei territori della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e della Striscia di Gaza. Bensouda aveva citato sia l’esercito israeliano sia gruppi palestinesi tra cui Hamas come possibili responsabili.

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