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  • Giovedì 25 febbraio 2021

India e Pakistan hanno annunciato un cessate il fuoco per la prima volta in quasi vent’anni

Sarà in vigore lungo il confine tra i due paesi nella regione del Kashmir, rivendicata da entrambi i governi

Un soldato indiano la confine tra India e Pakistan (AP Photo/Channi Anand)
Un soldato indiano la confine tra India e Pakistan (AP Photo/Channi Anand)

Giovedì gli eserciti di India e Pakistan hanno annunciato di avere raggiunto un accordo di cessate il fuoco lungo il confine non ufficiale che divide i due paesi nella regione del Kashmir, che è rivendicata da entrambi. Pur non essendo un accordo di pace vero e proprio, e pur non risolvendo la disputa sul Kashmir, l’intesa annunciata giovedì è molto importante, perché è la prima di questo tipo dal 2003 e potrebbe contribuire a diminuire la tensione tra i due governi, storicamente rivali.

Il cessate il fuoco, che entrerà in vigore alla mezzanotte tra giovedì e venerdì, è stato accolto come una buona notizia da diversi analisti, che hanno però commentato gli ultimi eventi con molte cautele. Non si può sapere infatti se i due eserciti rispetteranno gli accordi presi, e non è chiaro se il cessate il fuoco potrà portare effettivamente a un accordo più ampio e definitivo che possa risolvere la disputa sul Kashmir.

Nel corso degli ultimi decenni India e Pakistan hanno combattuto infatti tre conflitti, nel 1965, nel 1971 e nel 1999 (quest’ultimo molto più limitato), e si sono scontrati altre volte senza il coinvolgimento diretto degli eserciti. Dagli anni Ottanta il Pakistan ha cominciato a incoraggiare movimenti di guerriglia nella regione del Jammu e Kashmir, che insieme alla brutale repressione dell’esercito indiano hanno provocato la morte di più di 40mila persone.

– Leggi anche: Perché India e Pakistan litigano

Nel 2003 i due paesi hanno trovato un accordo di cessate il fuoco relativo al confine nel Kashmir (chiamato anche “linea di controllo”): l’accordo ha retto per diversi anni, ma la tensione ha ricominciato a salire a partire dal 2008, dopo che un attentato terroristico compiuto a Mumbai (India) da un gruppo con base in Pakistan aveva ucciso 160 persone. Nel 2019 si è raggiunto uno dei punti più bassi nei rapporti bilaterali quando l’India ha fatto un attacco aereo in Pakistan per colpire alcuni campi di addestramento appartenenti a un gruppo terroristico anti-indiano.