È morto lo scultore Arturo Di Modica, famoso per il Toro di Wall Street
È morto a 80 anni lo scultore siciliano Arturo Di Modica, che era noto per aver realizzato nel 1989 il Toro di Wall Street, la scultura in bronzo davanti alla borsa di New York, negli Stati Uniti. Di Modica è morto nella sua casa a Vittoria, in provincia di Ragusa, tra venerdì e sabato; era da tempo malato di tumore.
Di Modica era nato a Vittoria e se n’era andato a 19 anni per andare a studiare Belle Arti a Firenze, dove nel 1962 aprì il suo primo studio. Nel 1973 si trasferì a New York, dove realizzò la sua opera più importante: il Charging Bull, appunto, il Toro di Wall Street. Era un momento di depressione economica dopo la crisi finanziaria del 1987 e la statua doveva rappresentare la forza dell’economia e della finanza americane, per dare un messaggio di speranza.
Di Modica sostenne interamente le spese, pari a 360.000 dollari, e la piazzò abusivamente lui stesso, senza l’approvazione della pubblica amministrazione della città. Lo fece di notte, il 15 dicembre, scaricandola rapidamente da un tir dopo aver scoperto che la ronda della polizia passava ogni 7-8 minuti. La sistemò davanti all’entrata della Borsa, ma il direttore la fece rimuovere il giorno stesso; ai newyorkesi però era piaciuta e il Comune la riposizionò a Bowling Green, a due isolati di distanza, il 21 dicembre. Da allora è una delle statue più visitate di New York e più famose al mondo. Nel 2004 Di Modica la mise in vendita a patto che il proprietario non la spostasse; non trovò nessun acquirente e i diritti dell’opera sono rimasti a lui.
Nel 2017 Di Modica chiese a sua volta la rimozione di una statua, quella della “Fearless Girl”, che rappresenta una bambina in atto di sfida. Venne messa di fronte al suo Toro il 7 marzo di quell’anno, alla vigilia della Giornata internazionale della donna, come simbolo femminista. Lo scultore ha spiegato che cambia il significato della sua opera, trasformandola da simbolo di ottimismo a prevaricazione. Venne rimossa nel novembre 2018 e ora si trova davanti alla facciata della Borsa.
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