È morto Carlos Menem, presidente dell’Argentina dal 1989 al 1999: aveva 90 anni

Carlos Menem nel 2018 (Patricio Murphy/ SOPA Images via ZUMA Wire / ANSA)
Carlos Menem nel 2018 (Patricio Murphy/ SOPA Images via ZUMA Wire / ANSA)

È morto a 90 anni Carlos Saúl Menem, che fu presidente dell’Argentina dal 1989 al 1999 e senatore negli anni successivi. Menem era stato ricoverato lo scorso 15 dicembre per un’infezione urinaria e problemi cardiaci, ed era stato messo in coma indotto dopo che gli era stata diagnosticata un’insufficienza renale.

Menem fu eletto per la prima volta nel 1989, durante uno dei numerosi periodi di crisi economica e iper-inflazione che hanno interessato l’Argentina negli ultimi decenni. Tra le altre cose, durante i suoi mandati Menem fu responsabile di importanti tagli alla spesa militare e di grandi privatizzazioni, e contribuì a risollevare l’economia del paese. Fu però anche accusato di corruzione, appropriazione indebita di fondi pubblici ed evasione fiscale.

Nel 2013 fu condannato per aver venduto illegalmente armi alla Croazia e all’Ecuador durante il suo periodo in carica. Le accuse a Menem si riferivano a diverse spedizioni di armi dell’esercito argentino che avvennero tra il 1991 e il 1995: sette verso la Croazia, che all’epoca si trovava sotto l’embargo delle Nazioni Unite a causa della guerra civile in corso, come buona parte dei paesi della penisola balcanica; e tre verso l’Ecuador, che all’epoca si trovava in guerra contro il Perù. L’Argentina era uno dei paesi impegnati come intermediari e garanti dei negoziati di pace tra i due paesi, quindi non avrebbe potuto vendere armi ai belligeranti.