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  • Martedì 19 gennaio 2021

Dove è aumentato il turismo nel 2020

Nelle piccole località dell'entroterra che il Touring Club Italiano certifica con il riconoscimento di "Bandiera Arancione" per il loro valore culturale e ambientale

La vista sul lago di Como dal Crotto di Biosio
(Carlo Borlenghi/Touring Club Italiano)
La vista sul lago di Como dal Crotto di Biosio (Carlo Borlenghi/Touring Club Italiano)

Notoriamente, uno dei settori economici che più hanno risentito delle restrizioni agli spostamenti per il coronavirus è quello del turismo, che nel 2019 aveva generato il 13 per cento del PIL italiano. Nei primi nove mesi del 2020 i viaggi per le vacanze sono diminuiti del 23 per cento e le presenze di turisti stranieri sono diminuite quasi del 70 per cento. Rispetto al 2019, le notti trascorse negli hotel e nelle altre strutture ricettive italiane si sono dimezzate.

A risentire delle diminuzione del turismo sono state soprattutto le città d’arte, dove i visitatori sono in gran parte stranieri. Nei primi nove mesi del 2020 il numero dei visitatori è diminuito del 73 per cento rispetto all’anno precedente. Le perdite minori sono state invece nelle mete di vacanza forse meno popolari per gli stranieri ma più vicine e facilmente raggiungibili, anche solo per un fine settimana, per gli italiani.

Il centro studi del Touring Club Italiano – l’associazione non profit che fin dal 1894 si occupa di turismo, cultura e ambiente, prendendosi cura dell’Italia come «bene comune» – ha confermato questa tendenza positiva per il turismo nelle località più piccole dell’entroterra che, in base al campione sondato, l’estate scorsa sono state scelte dal 7 per cento degli intervistati, rispetto all’1 per cento del 2019. Tra giugno e settembre, il 55 per cento delle località certificate con la Bandiera Arancione, il riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club ai piccoli comuni dell’entroterra italiano, ha dichiarato di aver registrato flussi turistici superiori all’anno precedente.

Che cos’è la Bandiera Arancione
Dal 1998 il Touring Club Italiano seleziona, certifica e promuove con la Bandiera Arancione i comuni con meno di 15mila abitanti che considera «eccellenze dell’entroterra». La valorizzazione delle piccole località lontane dalle coste ma dotate di un proprio patrimonio culturale o ambientale è da sempre uno dei principali obiettivi del Touring Club, interessato a sostenere le zone d’Italia che affrontano i problemi legati alla marginalità e allo spopolamento e per cui il turismo può essere un’opportunità di rilancio sociale ed economico.

La Bandiera Arancione è anche uno strumento per chi è in cerca di mete per le proprie vacanze. Infatti possono ottenere questa certificazione quei comuni che non solo hanno un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sono anche in grado di offrire ai turisti un’accoglienza di qualità. Questo perché il problema delle località turistiche più piccole e con meno risorse spesso è che hanno carenze logistiche e strutturali che non gli consentono di accogliere un gran numero di visitatori.

Il Touring Club valuta le capacità di accoglienza dei piccoli centri attraverso un modello di analisi territoriale incentrato sul punto di vista dei viaggiatori e della loro esperienza di visita. Le Bandiere Arancioni sono attualmente 252, distribuite in tutta Italia, e rappresentano il 9 per cento delle circa 3mila candidature analizzate dal Touring Club.

Come vengono certificati i comuni
L’analisi delle candidature per ottenere la Bandiera Arancione viene fatta attraverso una valutazione qualitativa e quantitativa, in parte anche anonima, che verifica oltre 250 criteri sugli aspetti più rilevanti del sistema di offerta turistica di un piccolo comune.

Vengono giudicate: l’accoglienza, cioè la presenza e completezza dei servizi di informazione turistica online e in loco, l’accessibilità alla località e la mobilità interna; la ricettività, ovvero la completezza, la varietà e il livello del sistema ricettivo e ristorativo; i fattori di attrazione turistica, cioè il grado di conservazione e fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali, l’offerta di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche, e le manifestazioni e gli eventi; la sostenibilità ambientale e la struttura e la qualità della località, ovvero la valutazione delle componenti, anche immateriali (come ospitalità e «atmosfera»), decisive per determinare l’esperienza del visitatore e creare un’immagine positiva della destinazione.

Gli effetti positivi del marchio Bandiera Arancione
Fra gli aspetti positivi della certificazione Bandiera Arancione, il Touring Club Italiano registra che nel 79 per cento dei comuni che hanno ricevuto il marchio di qualità sono stati aperti nuovi ristoranti e nell’81 per cento nuovi esercizi commerciali, non solo per i turisti, ma anche e soprattutto per i residenti. È inoltre aumentata dell’80 per cento la capacità ricettiva, con un incremento medio dell’83 per cento delle strutture e del 65 per cento dei posti letto. Gli arrivi nelle località certificate sono aumentati in media del 45 per cento e le presenze del 38 per cento. Per far fronte a questo nuovo flusso i comuni Bandiera Arancione hanno istituito nuovi servizi dedicati – dalle escursioni guidate ai servizi di noleggio di attrezzature sportive – nel 79 per cento delle località. Inoltre la certificazione, e il conseguente aumento delle visite, hanno spesso invertito la tendenza allo spopolamento di questi piccoli comuni: in media i residenti sono aumentati dell’8 per cento dopo l’assegnazione della certificazione.

Dopo aver rilevato dati positivi sulla stagione estiva, il Touring Club sta promuovendo le visite nelle località dell’entroterra anche nei mesi invernali. Sul sito dedicato alle Bandiere Arancioni si possono trovare, tra le altre cose, suggerimenti di itinerari per passeggiate, consigli per gustare prodotti tipici di stagione e su cosa fare nel periodo autunnale e invernale per ogni località Bandiera Arancione.

Con l’intento di sostenere il commercio di imprese e produttori locali attraverso internet, il Touring Club ha anche collaborato al progetto di Facebook Italia a sostegno delle piccole e medie imprese. Una parte importante dell’economia delle piccole località aperte al turismo sono infatti le attività artigianali: la collaborazione tra Facebook e il Touring Club ha lo scopo di aiutarle ad avere una maggiore presenza online, per farsi conoscere e vendere i propri prodotti anche attraverso internet. Secondo Confartigianato circa 122mila artigiani e piccoli imprenditori hanno attivato un canale di vendita online durante il lockdown.

Il lavoro del Touring Club a sostegno dei piccoli centri si basa però soprattutto sui suoi soci, coloro che rendono possibile le attività dell’associazione a sostegno della valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Diventare socio a propria volta è molto semplice e si può fare online, a partire da 36 euro all’anno.