L’Iran ha emesso un nuovo mandato d’arresto internazionale per Donald Trump

Per l'uccisione del generale iraniano di Qassem Suleimani: il governo iraniano ci aveva già provato, ma non era andata bene

(Alex Wong/Getty Images)
(Alex Wong/Getty Images)

Martedì 5 gennaio Gholamhossein Esmaili, portavoce e vice capo del sistema giudiziario iraniano, ha annunciato in una conferenza stampa che l’Iran ha emesso un mandato d’arresto internazionale per il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, e per altri 47 funzionari statunitensi a causa del loro ruolo nell’uccisione del generale iraniano Qassem Suleimani. Suleimani fu ucciso in un attacco mirato compiuto da un drone americano, e ordinato dallo stesso Trump, il 3 gennaio 2020.

L’Iran ha chiesto quindi all’Interpol, l’Organizzazione internazionale della polizia criminale, di emettere una red notice nei confronti di Trump. La red notice è lo strumento più noto usato dall’Interpol e consiste in una richiesta alle autorità di un paese di localizzare, arrestare ed estradare un criminale o sospetto tale: la red notice può essere eseguita solo su richiesta delle polizie degli stati membri e, in alcuni casi, dell’ONU o di un tribunale internazionale.

Già lo scorso giugno l’Iran aveva chiesto all’Interpol di emettere una red notice nei confronti di Trump per l’uccisione di Suleimani. L’Interpol l’aveva però respinta, perché le linee guida delle red notice vietano di “intraprendere qualsiasi intervento o attività di natura politica”, come secondo l’organizzazione sarebbe stato nel caso di Trump. Ci si aspetta che anche questa volta l’Interpol respinga la richiesta dell’Iran.

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