In Bosnia ci sono centinaia di migranti in attesa di essere trasferiti dopo l’incendio del campo profughi di Lipa

Migranti si scaldano le mani sul fuoco nel campo profughi distrutto di Lipa, in Bosnia (AP Photo/Kemal Softic, LaPresse)
Migranti si scaldano le mani sul fuoco nel campo profughi distrutto di Lipa, in Bosnia (AP Photo/Kemal Softic, LaPresse)

Dopo l’incendio che la scorsa settimana aveva distrutto il campo profughi di Lipa, fuori dalla città di Bihac, in Bosnia-Erzegovina, diverse centinaia di migranti sono rimasti senza alloggio e sono adesso in attesa di essere trasferiti. Secondo Peter Van der Auweraert, rappresentante dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (IOM) in Bosnia-Erzegovina, si tratta di almeno 900 persone.

I migranti hanno passato diverse notti all’aperto e al freddo, e nelle ultime 24 ore hanno aspettato il trasferimento dentro ad alcuni bus.

Inizialmente dovevano essere trasferiti in una ex caserma delle forze armate a Bradina, a sud di Sarajevo, ma i piani sono cambiati a seguito delle proteste delle autorità e della popolazione locali. BalkanInsight riferisce che il governo bosniaco ha deciso di trasferirli nel centro di accoglienza di Bira, sempre nella città di Bihac, che era stato chiuso in ottobre.

Il campo di Lipa è molto vicino al confine con la Croazia e da lì i migranti cercano solitamente di entrare in Unione Europea. Le autorità lo hanno chiuso il 23 dicembre, senza però trovare un altro posto dove i migranti potessero andare. Alcuni di loro avevano lasciato il campo ed erano poi tornati indietro, incendiandolo per protesta.