È stato condannato all’ergastolo l’uomo che nel 2019 assaltò la sinagoga di Halle, in Germania, e uccise due persone

(Hendrik Schmidt/dpa-Zentralbild/ANSA)
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Lunedì un tribunale tedesco ha condannato all’ergastolo Stephan Balliet, l’attentatore neonazista che il 9 ottobre 2019 aveva ucciso due persone nella città di Halle, nell’est della Germania, a nord di Lipsia. Balliet aveva cercato di entrare in una sinagoga usando bombe molotov e sparando alcuni colpi di arma da fuoco – nel giorno dello Yom Kippur, una festa molto importante per gli ebrei – ma era stato respinto perché la porta era rimasta chiusa. Successivamente aveva sparato ad alcuni passanti, uccidendo una donna che camminava per la strada e un uomo dentro un negozio che vendeva kebab.

Durante il processo Balliet aveva espresso convinzioni profondamente antisemite, razziste e xenofobe. Aveva detto ai giudici che voleva «uccidere quanti più ebrei possibili», bambini compresi, e che la sua «battaglia» contro gli ebrei era solo interrotta dal fatto che al momento si trovava in prigione.

L’attentatore aveva trasmesso in diretta l’intero attacco su Twitch, la piattaforma per lo streaming di videogiochi di Amazon. Nel video, della durata di 35 minuti, prima di sparare l’uomo aveva detto che «la radice di tutti i problemi sono gli ebrei», che «l’Olocausto non è mai avvenuto» e che il declino delle nascite in Occidente era colpa dell’immigrazione e del femminismo.