I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 21 dicembre

Ministero della Salute
Ministero della Salute

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 10.872 nuovi casi positivi da coronavirus e 415 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus.

I ricoverati attualmente sono 27.876 (25 in meno rispetto a ieri), di cui 2.731 nei reparti di terapia intensiva (12 in meno di ieri) e 25.145 negli altri reparti (13 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 87.889 tamponi. È risultato positivo il 12,4 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 15.104 e i morti 352.

La regione con più casi è stata il Veneto (2.583). Seguono Emilia-Romagna (1.594), Lazio (1.205), Lombardia (950), Puglia (788) e Campania (691).

Le province in cui è stato accertato il maggior numero di casi sono Roma (1.174), Padova (612), Treviso (479), Verona (478), Milano (472), Bologna (452), Venezia (433) e Napoli (339).

Le principali notizie di oggi 

  • L’Agenzia europea per i medicinali (EMA), l’agenzia dell’Unione Europea per la valutazione dei farmaci, ha raccomandato alla Commissione Europea di autorizzare la distribuzione e la somministrazione del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech, già utilizzato da qualche settimana negli Stati Uniti e nel Regno Unito. La Commissione Europea aveva già anticipato che in caso di raccomandazione positiva avrebbe autorizzato il vaccino entro il 23 dicembre, in modo da avviare la somministrazione di massa in tutta l’Unione Europea fra il 27 e il 29 dicembre.
  • Da un paio di giorni c’è grande attenzione intorno a B.1.1.7, una variante del coronavirus SARS-CoV-2 da poco identificata nel Regno Unito e che sembra essere in grado di diffondersi con maggiore facilità rispetto alle varianti finora circolate, e che hanno comportato la pandemia in corso. Per precauzione, diversi paesi – compresa l’Italia – hanno sospeso i voli da e verso il Regno Unito, mentre i ricercatori sono al lavoro per capire se effettivamente B.1.1.7 sia una novità di cui preoccuparsi. Qui abbiamo spiegato cosa sappiamo della nuova variante del coronavirus.
  • Lunedì il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza regionale che, in attuazione di quella del ministro della Salute del 20 dicembre, prevede che le persone che si trovano nel territorio veneto e che nei quattordici giorni precedenti abbiano «soggiornato o transitato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, anche se asintomatiche», siano obbligate a sottoporsi «a test molecolare o antigenico, da effettuarsi mediante tampone presso l’aeroporto di arrivo o recandosi immediatamente presso i punti tampone allestiti dalle aziende sanitarie locali». L’ordinanza stabilisce inoltre che chi abbia soggiornato nel Regno Unito e che abbia effettuato test con esito positivo «segnali immediatamente tale esito ai dipartimenti di prevenzione delle Aziende Ulss di riferimento».