La quotazione in borsa di Airbnb è stata un successo

Brian Chesky, il ceo e cofondatore di Airbnb (AP Photo/Eric Risberg)
Brian Chesky, il ceo e cofondatore di Airbnb (AP Photo/Eric Risberg)

Airbnb, l’azienda americana che gestisce la popolare piattaforma per gli affitti a breve termine di stanze e appartamenti privati, si è quotata alla borsa di New York. Il debutto è per ora un notevole successo: all’apertura delle contrattazioni il prezzo di ciascuna azione è salito immediatamente a 146 dollari, più del doppio dei 68 dollari decisi dall’azienda come prezzo di partenza. È la più grande quotazione americana del 2020.

Sulla base di queste contrattazioni la capitalizzazione di mercato di Airbnb è di 101 miliardi di dollari, contro aspettative che la valutavano a meno di 50 miliardi: è più del valore delle tre maggiori catene di hotel americane (Marriott, Hilton e Hyatt) messe assieme.

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L’azienda è stata fondata nel 2008 e ha avuto immediatamente un enorme successo, ma è stata danneggiata dalla pandemia da coronavirus. A maggio, a causa della forte riduzione dei viaggi e del turismo, ha annunciato che avrebbe licenziato 1.900 dipendenti, circa un quarto dell’organico.

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Nonostante questo, e nonostante il fatto che già prima della pandemia fosse spesso in perdita (nel 2019 ha registrato 674 milioni di dollari di perdite), Airbnb ha ottenuto un’eccezionale fiducia da parte del mercato: gli investitori si aspettano che, dopo la fine della pandemia, gli affari dell’azienda tornino a essere fiorenti.