Le nuove regole per chi torna dall’estero

Cosa devono fare gli studenti, i lavoratori e i turisti che dal 4 dicembre al 15 gennaio vogliono tornare in Italia

(Spencer Platt/Getty Images)
(Spencer Platt/Getty Images)

Il ministero degli Esteri ha pubblicato le regole da seguire per chi torna in Italia dall’estero, che si tratti di studenti, residenti o turisti. Per prima cosa, raccomanda agli italiani di evitare viaggi all’estero se non «per ragioni strettamente necessarie», a causa della situazione legata all’epidemia di coronavirus in tutta Europa. Aggiunge che non si possono escludere sul breve periodo ulteriori restrizioni agli spostamenti che potrebbero complicare il rientro in Italia. La situazione potrebbe essere più difficile per chi affronta viaggi fuori dai confini dell’Unione Europea.

San Marino e Città del Vaticano non prevedono alcun tipo di limitazione agli spostamenti. Per tutti gli altri rientri in Italia, è necessario presentare un’autodichiarazione il cui modulo si può scaricare qui.

Dal 4 al 9 dicembre
Per chi torna da Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera, Andorra, Principato di Monaco: l’ingresso da questi Paesi, senza soggiorni o transiti in Paesi diversi nei 14 giorni antecedenti, può farlo senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo, e senza obbligo di isolamento al rientro.

La regola cambia per chi torna in Italia dopo aver soggiornato o attraversato nei 14 giorni precedenti al rientro in Belgio, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Repubblica Ceca, Regno Unito (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Romania, Spagna (inclusi territori nel continente africano).

Per questi paesi si deve comunicare il proprio rientro al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale di riferimento (ASL). Si deve anche presentare il risultato di un tampone negativo, molecolare o antigenico, eseguito nelle 48 ore precedenti al rientro in Italia. Chi non lo presenterà potrà sottoporsi a tampone al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (dove possibile) o effettuarlo entro 48 ore dall’ingresso in Italia presso la ASL di riferimento.

Dal 10 dicembre al 15 gennaio
Sono consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita, senza alcuna motivazione, per i paesi dell’Unione Europea e sette altri paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Regno Unito e Irlanda del nord (incluse isole del Canale, Isola di Man, Gibilterra e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori situati al di fuori del continente europeo per i quali il Regno ha la responsabilità delle relazioni internazionali), Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Chi entra in Italia da questi paesi, sia che ci abbia soggiornato sia che ci sia solo passato nei 14 giorni precedenti all’ingresso in Italia, deve comunicare il proprio rientro alla propria ASL. Deve anche presentare il risultato di un tampone molecolare o antigenico (cioè un test rapido) eseguito nelle 48 precedenti al rientro in Italia e risultato negativo; chi non lo farà dovrà sottoporsi all’isolamento fiduciario di due settimane.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio
Chi soggiorna o transita nei paesi già elencati per motivi non di necessità (esigenze di lavoro, studio o salute, assoluta urgenza, e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza) dovrà sottoporsi, una volta rientrato, all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria di 14 giorni. Il motivo del rientro al proprio domicilio non si applica a chi è uscito dall’Italia non per necessità, compreso quindi il turismo. Non sarà possibile esibire il risultato di un tampone ma sarà necessario rispettare l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria per 14 giorni. La norma è stata resa più rigida per limitare gli spostamenti non necessari nel periodo delle festività, come previsto anche all’interno del territorio nazionale.

Chi proviene da un paese extraeuropeo – dal 4 dicembre al 15 gennaio
Gli spostamenti da/per il resto del mondo sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo.

Chi torna da Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Corea del Sud, Singapore, Thailandia, Uruguay dovrà sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni, e raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con un mezzo privato o con coincidenza aerea (senza uscire dalle aree di transito aeroportuale).

Per tutti gli altri paesi, sarà concessa l’entrata in Italia solo a cittadini italiani, dell’Unione Europea e dell’area Schengen, ai loro familiari, a chi possiede uno status che ne attesti un soggiorno di lungo periodo e ai suoi familiari. Il rientro è consentito anche alle persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non
conviventi) con cittadini italiani, dell’Unione Europea, dell’area Schengen o soggiornanti di lungo periodo, che devono raggiungere l’abitazione, il domicilio la residenza del partner in Italia.