Il primo gruppo editoriale degli Stati Uniti, Penguin Random House, comprerà un altro importante gruppo editoriale, Simon & Schuster

Libri Penguin nella vetrina di un negozio di Londra, il 2 dicembre 2015 (Ben Pruchnie/ Getty Images)
Libri Penguin nella vetrina di un negozio di Londra, il 2 dicembre 2015 (Ben Pruchnie/ Getty Images)

Penguin Random House, il più grande gruppo editoriale degli Stati Uniti, acquisirà per 2,175 miliardi di dollari (poco meno di 2 miliardi di euro) Simon & Schuster, un altro grande gruppo editoriale che attualmente è controllato da ViacomCBS, che a sua volta è una delle più grandi società di mezzi di informazione del mondo. Dalla fusione tra i due gruppi, che fanno parte dei cosiddetti “Big Five” del mercato di libri di intrattenimento in lingua inglese, nascerà un colosso che come ha scritto il New York Times «cambierà profondamente il settore dell’editoria» e che per via della sua posizione dominante sul mercato potrebbe anche «innescare preoccupazioni» circa la libera concorrenza.

Simon & Schuster fu fondata nel 1924 e originariamente pubblicava libri di cruciverba; nel 1939 divenne la prima azienda di libri statunitense a produrre tascabili, con la sua divisione Pocket Books e oggi controlla 35 marchi editoriali diversi, tra cui Scribner, che pubblica tra gli altri i libri di Don DeLillo e Stephen King. Penguin Random House, invece, nacque nel 2013 dalla fusione di due precedenti gruppi editoriali, Random House e Penguin Group, il primo di proprietà della grande società tedesca Bertelsmann, il secondo del gruppo britannico Pearson.

– Leggi anche: Chi sono i “Big Five” dell’editoria mondiale

Secondo quanto ha raccontato il New York Times, ViacomCBS aveva ricevuto altre proposte per Simon & Schuster, tra cui quella di News Corp, il gruppo del magnate dei media australiano Rupert Murdoch che a sua volta possiede HarperCollins, un altro dei “Big Five”.

Il professore della Ross School of Business dell’Università del Michigan, Erik Gordon, ha detto che la fusione tra i due gruppi editoriali verrà valutata dai funzionari di governo scelti dal presidente eletto, Joe Biden, mentre l’amministratore delegato di Penguin Random House, Markus Dohle, ha scritto ai dipendenti del gruppo che Simon & Schuster manterrà la propria identità editoriale.