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  • Lunedì 2 novembre 2020

Quattro persone sono state uccise in un attentato nel centro di Vienna

Ci sono anche 15 feriti, e l'aggressore è stato ucciso dalla polizia: secondo il ministro dell'Interno austriaco era un simpatizzante dello Stato Islamico

(AP Photo)
(AP Photo)

Aggiornamento del 3 novembre

Durante una conferenza stampa tenuta alle 6 di mattina del 3 novembre, il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer ha detto che nell’attacco di ieri sera 4 civili sono stati uccisi, 14 persone tra cui un poliziotto sono state ferite, e che l’aggressore è stato a sua volta ucciso dalla polizia. Nehammer non ha rivelato l’identità dell’aggressore ma lo ha definito un simpatizzante dello Stato Islamico: l’uomo indossava una cintura esplosiva, che successivamente alla sua uccisione si è rivelata finta. Nehammer ha anche detto che potrebbero esserci stati più aggressori, ma che al momento non si hanno maggiori notizie a riguardo; ha comunque invitato i cittadini di Vienna a rimanere a casa il più possibile anche durante la giornata di oggi.

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Dalle 20 di lunedì sera è in corso un attentato nel centro di Vienna, la capitale austriaca. I primi colpi di arma da fuoco sono stati sparati vicino alla sinagoga Stadttempel, ma la polizia ha parlato di «sei scene del crimine», tutte nelle aree centrali della città. Almeno una persona è stata uccisa e ci sono 15 feriti, tra cui diversi gravi. La polizia ha detto che un attentatore è morto, ma altri sono ancora in fuga, «armati» e «pericolosi» (non si sa quanti siano). Non è ancora chiaro se le «sei scene del crimine» siano il risultato di un attacco coordinato, o di diversi attacchi compiuti dagli stessi attentatori in fuga.

Al di là delle notizie confermate finora, sembra che il bilancio dell’attentato sia peggiore di quanto comunicato ufficialmente. Il portavoce del Wiener Berufsrettung, che ha compiti simili alla nostra Protezione Civile, ha parlato di diverse persone uccise.

Il quartiere della sinagoga si chiama Innere Stadt, “il centro del centro”: è un quartiere vivace e pieno di locali etnici, di solito frequentato anche di sera, che si trova a circa un chilometro dal Parlamento austriaco. Diversi giornalisti hanno raccontato che questa sera il centro di Vienna era più affollato del solito, perché molte persone avevano deciso di trascorrere nei locali della zona l’ultima sera prima dell’entrata in vigore del parziale lockdown imposto a partire da martedì per contenere la diffusione dell’epidemia da coronavirus.

Schlomo Hofmeister, rabbino capo di Vienna, ha raccontato ad Associated Press di avere visto almeno una persona sparare molti colpi di arma da fuoco contro le persone che erano sedute fuori dai bar sotto la sua finestra: «Sono stati sparati almeno 100 proiettili appena fuori dal nostro edificio». Altri testimoni hanno raccontato di attentatori che sparavano moltissimi colpi di arma da fuoco contro la folla.

Alcuni video che circolano in Internet mostrano un’ampia operazione delle forze di sicurezza austriache, che stanno cercando gli attentatori in fuga. Lunedì sera è circolata inoltre la notizia di una sparatoria all’hotel Hilton di Vienna, e di una situazione con gli ostaggi: al momento però non è confermata e il giornale Der Standard sostiene che molto probabilmente sia falsa.

La polizia ha chiesto di non condividere video o immagini dell’attacco e delle operazioni in corso, per ragioni di sicurezza, e ha invitato gli abitanti della città a rimanere in casa.

Lo stesso ha fatto il ministro dell’Interno Nehammer, che ha detto: «L’attacco terroristico è ancora in corso e ce ne stiamo occupando». Ha poi spiegato che alcuni degli attentatori potrebbero essere ancora liberi e in movimento, e per questo non può ancora diffondere informazioni su come stiano procedendo le operazioni della polizia. «Restate a casa», ha concluso, dicendo che non appena si potrà nuovamente uscire in sicurezza lo farà sapere.