Gli Stati Uniti hanno approvato l’utilizzo del remdesivir su tutti i pazienti malati di COVID-19

(ANSA/ EPA/Zsolt Czegledi)
(ANSA/ EPA/Zsolt Czegledi)

Gli Stati Uniti hanno approvato l’utilizzo del farmaco antivirale remdesivir sui pazienti malati di COVID-19. La Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha consentito che il farmaco sia somministrato a tutte le persone malate di COVID-19, mentre nello scorso maggio ne aveva autorizzato l’uso soltanto per i pazienti ricoverati in ospedale.

Il remdesivir era stato somministrato anche al presidente degli Stati Uniti Donald Trump mentre era ricoverato all’ospedale militare Walter Reed, in Florida. Uno studio del National Institutes of Health statunitense sostiene che il remdesivir riduca i tempi di recupero dalla malattia mediamente da 15 a 10 giorni. Il 16 ottobre invece lo studio internazionale più grande finora condotto su alcuni farmaci per trattare la COVID-19, la malattia causata dal coronavirus, ha rilevato che il remdesivir non riduce il tasso di letalità tra i pazienti.

La ricerca – sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e condotta su oltre 11mila individui in una trentina di paesi – porta ulteriori dubbi sul farmaco, inizialmente considerato utile per trattare i pazienti con sintomi gravi. I dati dello studio sono in attesa di essere rivisti (peer-review), prima di essere pubblicati su una rivista scientifica.