Il nazionalista di destra Ersin Tatar ha vinto le elezioni presidenziali della Repubblica Turca di Cipro del Nord

Il nuovo presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord Ersin Tatar, Nicosia, 18 ottobre, 2020 (AP Photo/Nedim Enginsoy)
Il nuovo presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord Ersin Tatar, Nicosia, 18 ottobre, 2020 (AP Photo/Nedim Enginsoy)

Domenica il nazionalista di destra Ersin Tatar ha vinto le elezioni presidenziali della Repubblica Turca di Cipro del Nord, una delle due repubbliche in cui è divisa l’isola e che è riconosciuta solo dalla Turchia. Tatar, che ha vinto le elezioni con circa il  51,7 per cento, è un sostenitore della separazione dell’isola e ha sconfitto il presidente uscente socialdemocratico Mustafa Akinci che è invece favorevole alla riunificazione con la repubblica greco-cipriota, l’unica riconosciuta a livello internazionale e membro dell’Unione Europea.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è congratulato con Tatar, mentre ancora nessun commento è arrivato dal governo greco-cipriota. Tatar, durante il suo discorso della vittoria, ha ringraziato Erdogan e ha detto che la repubblica si merita «la sua sovranità» e ha aggiunto che i loro «vicini nel sud e la comunità mondiale dovrebbero rispettare la nostra lotta per la libertà».

La separazione dell’isola risale al 1974, quando ci fu un colpo di stato contro il presidente cipriota Makarios da parte della cosiddetta “giunta dei colonnelli”, il gruppo di militari greci di ispirazione fascista che aveva rovesciato il governo greco nel 1967 e che intendeva realizzare l’unificazione di Cipro con la Grecia. Pochi giorni dopo intervennero le truppe turche: il colpo di stato andò male e i turchi invasero la parte nord di Cipro, dividendo di fatto l’isola in due. Circa 165mila greco-ciprioti abbandonarono i territori occupati del nord e 45mila turco-ciprioti si spostarono dal sud dell’isola al nord.

Negli anni successivi i turchi si rifiutarono di ritirare le truppe da Cipro nonostante le risoluzioni dell’ONU, che tra le altre cose istituì la cosiddetta “Linea verde”, ovvero una zona demilitarizzata al confine tra il territorio greco cipriota e quello turco cipriota, e che peraltro attraversa anche la città di Nicosia. Nel 1975 i turchi insediarono un governo indipendente nel nord dell’isola che portò, nel 1983, all’autoproclamazione della Repubblica turca di Cipro del Nord, che tuttavia è riconosciuta soltanto dalla Turchia. Ancora oggi Nicosia è una città divisa in due ed è la capitale sia di Cipro del Nord sia della Repubblica di Cipro.