È morto Philippe Daverio

È stato un noto storico dell'arte e conduttore di trasmissioni televisive molto popolari

Philippe Daverio, 4 maggio 2017 
(ANSA/GIORGIO BENVENUTI)
Philippe Daverio, 4 maggio 2017 (ANSA/GIORGIO BENVENUTI)

È morto a 70 anni Philippe Daverio, storico dell’arte e noto conduttore televisivo di trasmissioni di divulgazione culturale. La morte di Daverio è stata annunciata all’ANSA dalla regista e direttrice del teatro Franco Parenti di Milano, Andree Ruth Shammah. Daverio era nato a Mulhouse, in Alsazia, Francia, il 17 ottobre 1949 da padre italiano e da madre francese, e aveva sia la cittadinanza italiana che quella francese.

Da giovane si iscrisse alla facoltà di economia e commercio all’università Bocconi di Milano, ma non si laureò. La sua passione per l’arte lo portò ad aprire una galleria a Milano nel 1975, ospitando principalmente opere d’arte contemporanea. Divenne noto al grande pubblico nel 1999, quando partecipò al programma di Rai 3 Art’è.

Nel 2000 condusse la trasmissione Art.tù e dal 2002 al 2012 condusse la trasmissione di divulgazione artistica Passepartout, sempre su Rai 3. Oltre a collaborare con molti giornali e riviste, ha pubblicato diversi libri di storia dell’arte, tra cui Il museo immaginatoIl secolo lungo della modernità, Guardar lontano veder vicinoIl secolo spezzato delle avanguardie e La buona strada, L’arte in tavola e Il gioco della pittura, tutti editi da Rizzoli. Ha inoltre insegnato storia dell’arte allo IULM di Milano, e storia del design al Politecnico di Milano e disegno industriale all’Università degli Studi di Palermo.

Fu inoltre impegnato in politica all’inizio degli anni Novanta, quando venne scelto come assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo libero, all’Educazione e alle Relazioni internazionali dal sindaco di Milano Marco Formentini.