I danni della pioggia nel Nord-Est

L'esondazione dell'Adige domenica ha causato la chiusura dell'Autostrada del Brennero e di diversi tratti ferroviari, oltre che allagamenti e black out

(ANSA / G.NEWS)
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Domenica 30 agosto ci sono state forti piogge nel Nord-Est che hanno causato danni e l’interruzione del traffico autostradale e ferroviario in particolare in Trentino-Alto Adige.

L’esondazione del fiume Adige ha causato la chiusura dell’autostrada del Brennero in entrambe le direzioni fra Bolzano e San Michele all’Adige, e la piena del fiume Isarco ha portato all’interruzione della circolazione ferroviaria fra Ponte Gardena e Bressanone. A Egna, in provincia di Bolzano, le autorità hanno ordinato l’evacuazione di 600 persone. A Chiusa, sempre in provincia di Bolzano, dove l’Isarco è uscito dagli argini, la Protezione civile ha invitato i residenti a non circolare per il paese e a spostarsi nei piani alti delle case.

Nella mattinata di lunedì l’autostrada del Brennero è stata riaperta nel tratto interrotto domenica, visto che l’Adige è sceso sotto il livello considerato d’allarme. L’evacuazione a Egna è stata sospesa e gli abitanti sono quindi potuti tornare nelle loro case. Tra sabato e domenica circa 3mila vigili del fuoco hanno effettuato oltre 400 interventi.

A San Michele all’Adige detriti e tronchi trasportati dal fiume in piena hanno fatto crollare una passerella ciclabile sul fiume. A Bolzano e in altre città numerose passerelle pedonali sull’Adige sono state chiuse. In Val di Non, a Cles, una frana ha investito la linea ferroviaria Trento-Malé prima del passaggio del treno diretto a Trento. Il macchinista è riuscito a rallentare in tempo e non ci sono stati feriti. Anche in questo caso è stata interrotta la tratta ferroviaria.

In Friuli Venezia Giulia domenica 2mila persone sono rimaste senza elettricità. In poche ore ci sono state centinaia di chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti, tetti scoperchiati, frane, persone bloccate dall’acqua nelle proprie auto, caduta di alberi e black out. La piena dell’Adige preoccupa anche in Veneto e in particolare nelle città a valle, come quelle nella provincia di Verona, dove la Protezione Civile e il Genio Civile hanno deciso di installare delle paratie nella zona Dogana, nel centro storico, il punto più basso nel passaggio del fiume in città.