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  • Martedì 25 agosto 2020

Una notte di proteste per Jacob Blake, nel Wisconsin

L'uomo afroamericano a cui erano stati sparati sette colpi durante un arresto è in condizioni stabili, mentre a Kenosha ci sono stati incendi e saccheggi

Le proteste a Kenosha, Wisconsin, 24 agosto
(AP Photo/Morry Gash/LaPresse)
Le proteste a Kenosha, Wisconsin, 24 agosto (AP Photo/Morry Gash/LaPresse)

A Kenosha, nel Wisconsin, per la seconda notte consecutiva ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia per il ferimento di Jacob Blake, un uomo afroamericano colpito con almeno sette colpi di pistola alle spalle durante un arresto avvenuto domenica. Nonostante la violenza della sparatoria, Blake è sopravvissuto ed è in condizioni stabili. Le proteste erano cominciate nella notte tra domenica e lunedì con diversi scontri nella città e sono continuate lunedì con alcune marce pacifiche: nella notte fra lunedì e martedì, invece, ci sono stati incendi, devastazioni e saccheggi.

Alcune attività commerciali sono state incendiate in un quartiere residenziale nel centro di Kenosha. La Guardia nazionale, che è stata chiamata dal governatore democratico del Wisconsin Tony Evers dopo la prima notte di scontri, è stata schierata per creare un cordone protettivo attorno alla zona mentre i vigili del fuoco spegnevano gli incendi. Il governatore, con un comunicato stampa, aveva chiarito che la Guardia nazionale era stata chiamata a una «mobilitazione limitata» per «proteggere le infrastrutture a rischio» e permettere che le persone potessero manifestare in sicurezza.

Verso le 19 di lunedì è iniziata una marcia con centinaia di manifestanti. Secondo il Milwaukee Journal Sentinel il corteo è stato in larga parte pacifico, ma la polizia ha cominciato a sparare gas lacrimogeni dopo il lancio di alcune bottiglie d’acqua contro gli agenti. Dopo l’inizio del coprifuoco (previsto dalle 20 alle 6), le proteste sono diventate più violente. I manifestanti hanno lanciato fuochi d’artificio contro la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni e granate assordanti.

Diversi edifici e numerose auto sono stati incendiati da alcuni manifestanti, che hanno anche tentato di entrare con la forza in un edificio della polizia di Kenosha per chiedere l’arresto degli agenti coinvolti nel ferimento di Blake. I manifestati sono riusciti a scardinare una porta, ma gli agenti in tenuta antisommossa li hanno respinti utilizzando spray al peperoncino. Ci sono stati scontri anche davanti al tribunale della contea.

Blake è ancora ricoverato in terapia intensiva in condizioni considerate stabili, dopo essere stato sottoposto lunedì a un intervento chirurgico. Martedì il padre ha però detto al Chicago Sun Times che suo figlio è paralizzato dalla vita in giù. I medici non sanno ancora se si tratti di una paralisi permanente o temporanea.

Il governatore Evers ha convocato per il 31 agosto una sessione legislativa speciale per discutere un pacchetto di leggi, che era già stato annunciato all’inizio di quest’anno, per ridefinire le responsabilità e i principi di trasparenza della polizia.

Evers era stato criticato da Pete Deates, capo del sindacato di polizia di Kenosha, per aver detto che Blake «non è il primo uomo o persona di colore ad essere colpito a colpi di arma da fuoco, o ferito o ucciso senza pietà, per mano di persone nelle forze dell’ordine nel nostro stato o nel nostro paese». Deates ha giudicato le sue parole «del tutto irresponsabili».