La California ha dichiarato lo stato d’emergenza per decine di incendi che stanno colpendo lo stato

Una casa in fiamme nell'area di Napa, in California, il 18 agosto 2020 (Justin Sullivan/Getty Images)
Una casa in fiamme nell'area di Napa, in California, il 18 agosto 2020 (Justin Sullivan/Getty Images)

Il 18 agosto il governatore della California Gavin Newsom ha dichiarato lo stato di emergenza a causa di decine di incendi che stanno colpendo lo stato, probabilmente favoriti dalle temperature molto alte registrate negli ultimi giorni. Nella Death Valley, infatti, domenica 16 agosto è stata misurata in via preliminare la temperatura di 54,4° C che, se confermata dopo le verifiche strumentali, sarebbe la più calda ufficialmente registrata sulla superficie della Terra dal 10 luglio del 1913, quando, sempre nella Death Valley, furono raggiunti i 56,7° C (anche se alcuni meteorologi non ritengono affidabile quella misurazione).

Secondo il Guardian diversi incendi sarebbero stati provocati da fulmini durante insoliti temporali provocati dalle alte temperature. Uno degli incendi più grandi è quello che si è sviluppato per 14mila ettari a sud-est di San Francisco, al confine con la contea di Santa Clara. Al momento, sono in corso evacuazioni nella contea di Napa a nord della baia di San Francisco, in quella di Monterey, intorno alla diga di Oroville, a nord di Sacramento, e vicino al confine con il Nevada a nord del Lago Tahoe. Negli incendi di questi giorni sono state colpite anche diverse aziende agricole che producono vino californiano.