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  • Mercoledì 5 agosto 2020

C’è un nuovo grosso focolaio nel mantovano

È stato individuato in un'azienda agricola grazie alla segnalazione di un medico di famiglia: 97 persone sono risultate positive al coronavirus

(ANSA/COPAN EDITORIAL)
(ANSA/COPAN EDITORIAL)

Il 4 agosto Giulio Gallera, assessore al Welfare della regione Lombardia, ha comunicato che è stato individuato un nuovo focolaio di coronavirus in un’azienda agricola del comune di Rodigo, in provincia di Mantova. L’azienda, che si chiama Francescon, si trova a pochi chilometri a nord-ovest di Mantova. In tutto sono risultate positive 97 persone: tre mostravano sintomi lievi, mentre le altre sono asintomatiche.

Il focolaio è stato individuato e circoscritto grazie alla segnalazione di un medico di famiglia che, dopo aver visitato una persona con sintomi febbrili nei giorni scorsi, ha raccomandato all’Agenzia per la tutela della salute (ATS) della Valpadana di sottoporre il paziente al tampone naso-faringeo, che ha dato esito positivo.

La Gazzetta di Mantova ha scritto che il proprietario dell’azienda agricola dove lavora la persona risultata positiva e il medico competente, con la collaborazione dell’ATS di riferimento, hanno organizzato uno screening su tutti i lavoratori impiegati nello stabilimento, che sono 250. Al momento l’analisi è stata condotta su 172 lavoratori e, oltre al soggetto che aveva dato origine all’indagine, sono risultate contagiate altre 96 persone.

Gli operatori dell’ATS della Valpadana porteranno a termine l’attività di screening nella giornata di mercoledì 5 agosto. Al contempo, nell’azienda agricola sono stati predisposti interventi di sanificazione straordinaria che verranno ripetuti anche nei prossimi giorni.

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Salvatore Mannino, direttore Generale dell’ATS della Valpadana, citato dalla Gazzetta di Mantova, ha sottolineato che «le aziende agricole, per la loro organizzazione e per la tipologia dei lavoratori, sono considerate siti produttivi sensibili, rispetto ai quali, ancor prima di questa segnalazione, ATS ha già avviato la programmazione di interventi di screening, anche in assenza di segnalazioni di casi di positività».

Gallera ha definito l’individuazione e la circoscrizione del focolaio «un accurato e tempestivo lavoro di tracciamento e indagine disposto dall’ATS della Valpadana in attuazione delle linee guida emanate da Regione Lombardia».

Pochi giorni fa era stato riscontrato un altro grande focolaio a Treviso in un centro di accoglienza per migranti, dove erano risultati positivi al coronavirus in 133.