La storia di Nick Cave e dei pianoforti Fazioli

Dura da tre giorni, è iniziata simpatica, sta cominciando a diventare faticosa

Martedì Nick Cave, famoso e amato cantautore australiano, ha pubblicato un post sul proprio sito dove risponde alle domande dei fan, chiedendo loro cortesemente di non insistere con l’azienda produttrice di pianoforti a coda e da concerto Fazioli, che ha sede in Friuli, perché gli regali un pianoforte.

La storia era iniziata lunedì, quando Cave aveva raccontato sullo stesso sito di essersi innamorato di un pianoforte Fazioli la settimana precedente, dopo averne suonato uno all’Alexandra Palace di Londra in occasione di un concerto online, diffuso a pagamento e senza repliche. Una troupe aveva girato e montato il video del concerto che lo mostra esibirsi da solo nell’immenso teatro, suonando un pianoforte a coda e cantando con la sua inconfondibile voce profonda. Il video è stato poi trasmesso giovedì scorso in streaming, in un’unica occasione, senza possibilità di fermarlo, di tornare indietro o di rivederlo, per simulare l’esperienza di un concerto.

Cave aveva parlato della bellissima esperienza con il pianoforte Fazioli in risposta alla domanda di un fan che, notando la bellezza dello strumento, aveva chiesto se fosse suo o del teatro. Lui aveva risposto che non era suo, ma di esserne rimasto talmente impressionato da aver chiesto al suo agente se poteva ottenerne uno gratis da parte dell’azienda produttrice come parte di un accordo commerciale. La conversazione dell’agente con l’azienda in Italia era stata trascritta con libertà e umorismo da Cave nella risposta di lunedì.

Nel dialogo trascritto Cave aveva sottolineato divertito la reazione della responsabile dell’azienda che aveva risposto alla telefonata, concludendo poi la risposta con un elogio dello strumento e il desiderio che un giorno l’azienda cambi idea.

Il manager: “Rappresento il grande artista Nick Cave e ci piacerebbe avere un Fazioli gratis”.
Donna dall’altra parte del telefono: “L’acttore?” [scritto così nel testo e scherzando sulla confusione con l’attore americano Nicolas Cage]
Il manager: “Cosa?”
La donna: “L’attore?”
Il manager: “No, Cave. Cave
La donna: “Nick chi?”
Il manager: “Nick Cave”
La donna: “Nick Cave? E chi è Nick Cave?”
Il manager: “Beh, forse è il più grande cantautore di oggi. È adorato da milioni di fan, gli italiani lo amano”
La donna: “Chi è lei? Cosa vuole?”
Il manager: “Uhm, un piano gratis”

Riattacca.

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Un paio di giorni dopo sono di nuovo su una chiamata Zoom con il mio manager, che sembra un po’ evasivo, e gli dico — Com’è andata con Fazioli? Mi hai trovato un Fazioli gratis?

E il mio manager dice: Be’, a quanto pare hanno una politica piuttosto rigida sul regalare pianoforti da 200mila dollari a gente che non hanno mai sentito nominare.

E io dico: Ehi, sei il mio cazzo di manager o no? Adoro quel Fazioli!

Allora il giorno dopo il mio manager richiama Fazioli, la stessa donna risponde al telefono e il mio manager dice: Sono di nuovo il manager di Nick Cave, posso parlare col signor Fazioli?

E la donna dice: No.

E il mio manager dice: Senta, c’è in ballo il mio cazzo di lavoro qui.

Lei riattacca.

* * * *

[Il Fazioli] è caldo, delicato e incredibilmente leggero, ma ha un cuore forte e profondo. È pieno di lacrime di angelo e del sangue dei santi [in italiano nell’originale] e racchiude l’universo. È il pianoforte dei sogni. Eppure aspetto il giorno in cui un enorme furgone dei traslochi accosterà davanti a casa mia, col mio manager sporto dal finestrino del passeggero con una maglietta con un pianoforte e un gran sorriso, gridando ‘Fazioli!’

Nelle ore seguenti alla pubblicazione di questo post Fazioli ha ricevuto moltissime mail di fan di Cave che chiedevano, alcune anche aggressivamente, di riconsiderare la decisione di non regalare un pianoforte a Cave: costringendo quest’ultimo a chiedere loro di smettere, con un altro post.

Carissimi,

sembra che alcuni dei miei fan abbiano reagito con un po’ di entusiasmo al mio ultimo “red hand file” e abbiano contattato Fazioli “incoraggiandoli” a regalarmi un pianoforte. Apprezzo il gesto, ma il mio post voleva essere un pezzo leggero e non era da prendere sul serio. Il dialogo telefonico tra il mio manager e la “signora di Fazioli” è stato abbellito non poco per l’effetto comico.
Lo tsunami delle mail ha lasciato un po’ scossi i nostri amici di Fazioli, quindi anche se voglio bene a tutti voi – niente più mail a Fazioli per favore! Sono persone meravigliose.
Con affetto, Nick

Il sito dove sono stati pubblicati i messaggi esiste dal 2018 e Cave lo usa per rispondere a domande. Nella presentazione del sito scrive: «Potete chiedermi quello che volete. Non ci saranno moderatori. Sarà fra voi e me. Vediamo che succede. Con affetto, Nick». Da qualche anno Cave ha iniziato a legare più spesso con i fan, invitando persone sul palco durante i concerti e partecipando a sessioni di domande e risposte.

Finora sul sito ha risposto a 107 domande su temi molto diversi, leggeri come una richiesta di consigli di letture, ma anche molto intimi, fra cui richieste di consigli o semplicemente sfoghi riguardo alla perdita di una persona cara, perché Cave ha perso un figlio di 15 anni cinque anni fa e ha parlato in alcune occasioni del lutto che ha affrontato. Le sue risposte dimostrano grande sensibilità e senso dell’umorismo, dove è opportuno.

– Leggi anche: Le accuse di abusi e molestie nel rock indipendente californiano

Mercoledì pomeriggio Cave è dovuto tornare sulla storia del pianoforte e ha pubblicato un terzo post.

Carissimi,
A quanto pare stanno partendo molte campagne di raccolta fondi per comprarmi un Fazioli. È incredibilmente premuroso e apprezzo molto che la gente si spinga a tanto per permettermi di comprare questo prezioso strumento, ma non è assolutamente necessario. Come dice Mike da Birmingham, “perché non ti compri semplicemente il tuo cazzo di pianoforte, str***o taccagno”. Mike ha ragione, che Dio lo benedica, dovrei semplicemente comprarmi io un pianoforte.

Con affetto, Nick