Una canzone di Elliott Smith

Che concorse a portarlo sul palco degli Oscar, quella famigerata sera con Céline Dion

C’è una terza canzone che anticipa il disco nuovo di Bill Callahan, in cui pure lui dice che fa fatica con i libri, di questi tempi.
I Future Islands sono quella band di Baltimora che si fece notare nel 2014 per un’ottima canzone in particolare e per le peculiari movenze del suo cantante. Ora ne hanno una nuova, che suona piuttosto simile a quella.
Il Regno Unito è quel paese in cui nel 2020 al numero uno in classifica ci va il disco nuovo di Paul Weller. Fate voi.
In mezzo tra una boutade e l’altra, Kanye West ha pubblicato una canzone dedicata a sua madre.
È uscito il disco nuovo di Rufus Wainwright, con un lungo trailer video.

Between the bars
Sulla storia di Elliott Smith – storia ricca e triste – rimando a questa cosa che scrissi quando morì, e mi limito a citare il momento più simbolico della sua carriera, quello della sua improbabile competizione con Céline Dion sul palco degli Oscar del 1998 (da cui si sviluppa quel bel libro sulla musica di cui parlammo il primo giorno di questa newsletter).

Lui è stato molto amato e lo è ancora, e prima che gli anni passassero fu ritenuto alla fine del millennio uno dei migliori cantautori americani di quel periodo. C’è un muro, a Los Angeles, dove malgrado tutto vanno ancora a fotografarsi in tantissimi perché fu la copertina di un suo disco. Fece in tempo a fare cinque dischi e diverse belle canzoni. Between the bars era nel terzo, ma finì anche tra quelle usate nella colonna sonora di Good Will Hunting – che lo portò con Miss Misery sul famigerato palco – e che diventarono le sue canzoni più famose.

Drink up, baby, stay up all night
With the things you could do, you won’t but you might
The potential you’ll be that you’ll never see
The promises you’ll only make

È una storia di un amore protettivo tra persone che ne hanno buscate dalla vita e non ne saranno ricompensate. Ma ci sono teorie che la interpretano come una conversazione tra Elliott Smith e le sue dipendenze. In un sito di commenti sui significati delle canzoni ne ha ricevuti 277. Madonna l’ha cantata spesso, tra gli altri.
Drink up with me now and forget all about
The pressure of days, do what I say
And I’ll make you okay and drive them away
The images stuck in your head

C’è una bella canzone di Ben Folds, su Elliott Smith.

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