18 app utili in viaggio

In particolare quando c'è poca connessione di rete

(Takashi Aoyama/Getty Images)
(Takashi Aoyama/Getty Images)

Quando siamo in vacanza, tra le altre cose, usiamo il telefono in modo diverso. Controlliamo meno di frequente l’app della posta elettronica, perdiamo meno tempo su certi social network e ne usiamo di più altri per pubblicare foto di paesaggi. Se andiamo in giro in auto o in bicicletta ci serviamo di più delle mappe e ascoltiamo playlist più vacanziere con i servizi di streaming. Questo a grandi linee: poi ognuno ha le sue abitudini, anche in vacanza. Ci sono però alcune app che sono particolarmente utili in viaggio: le abbiamo messe insieme in questa breve lista, che comprende anche qualche consiglio per risparmiare l’energia della batteria e i dati della propria connessione quando si sta fuori tutto il giorno.

Google Maps, offline
Le prime app che vengono in mente quando si pensa a un viaggio sono quelle che fanno da mappa e navigatore. Se si deve passare molto tempo per strada in auto, è utile scaricare le mappe della zona in cui ci si sposterà, in modo da poterle consultare offline e non sprecare dati, oppure quando non c’è connessione.

Con Google Maps, disponibile sia per sistemi operativi Android che iOS, si può fare: basta cliccare sull’icona del proprio account, in alto a destra, e poi su «Mappe offline». Ovviamente più è grande la zona di cui si vogliono scaricare le mappe, più spazio verrà occupato nella memoria dello smartphone: per dare un’idea, le mappe di Milano, comprendendo anche Sesto San Giovanni e Rozzano, possono richiedere fino a 50 MB. Perché il GPS funzioni non c’è bisogno di avere una buona connessione, quindi se le mappe sono scaricate sullo smartphone si può vedere la propria posizione anche senza.

Apple Maps non ha questa funzione, ma se si fa partire il navigatore in una zona in cui si ha una buona connessione di rete e poi la si perde per la strada, i dati sulle mappe più importanti per continuare la navigazione saranno comunque salvati in una cache che permette di continuare a ricevere indicazioni.

Un redattore del Post consiglia come alternativa Maps.me, una app gratuita di mappe offline che segnala anche la posizione di parcheggi pubblici, fontanelle e tante altre cose che possono essere utili quando si è in una città che non si conosce e che sulle app di mappe più comuni non si trovano.

Mappe per chi non va in macchina
Ci sono poi altre app gratuite di mappe che possono essere utili in alcune situazioni particolari. Una è Komoot (disponibile sia per Android che iOS), che è pensata per le escursioni, l’alpinismo e i giri in bici, che siano con una bicicletta da strada, con una mountain bike, una bici da cicloturismo o una “gravel”. La funzione per scaricare le mappe e consultarle offline è a pagamento, ma registrando un profilo si possono scaricare le mappe di una specifica regione gratuitamente. Un’altra app gratuita che permette di scaricare le mappe di alcuni paesi (Italia compresa) è Here WeGo, che rispetto a Google Maps dà delle dritte su come muoversi in città in bici.

Per chi va a piedi per sentieri, invece possono essere utili sia la già citata Maps.me (che contiene tutto il database di openstreetmap) che Locus Map, che però è disponibile solo per sistemi operativi Android.

Una app per comunicare senza internet
A chi non andrà in vacanza in una città, ma in mezzo alla natura, dove se ci si allontana dai propri compagni si rischia di aver difficoltà a comunicare, potrebbe far comodo Bridgefy. È una app di messaggistica (sempre disponibile sia per Android che per iOS) che funziona col Bluetooth. Per questo si può usare per mandare messaggi a persone che si trovano in un raggio di 100 metri. Basta avere il Bluetooth acceso (mentre i dati del cellulare possono essere disattivati per risparmiare batteria) ed essersi registrati in precedenza. È stata pensata anche per aiutare le persone a ritrovarsi in luoghi molto affollati come concerti o manifestazioni, ma ancora per un po’ di tempo non vi servirà per questo.

Una app che speriamo non dobbiate usare
Primo Soccorso Croce Rossa, come si intuisce dal nome, è una app della Croce Rossa Italiana che dà consigli e informazioni pratiche utili in caso di emergenza «sia per quanto riguarda emergenze sanitarie come problemi cardiaci, allergie, soffocamento, o ustioni, sia in caso di eventi esterni quali alluvioni, frane o terremoto». Tra le altre cose dice quali sono le cose giuste da fare nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Se avete in programma delle escursioni in montagna, conviene anche scaricare la app di GeoResQ, un servizio gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI). La app «consente di determinare la propria posizione geografica, di effettuare il tracciamento in tempo reale delle proprie escursioni, garantisce l’archiviazione dei propri percorsi sul portale dedicato, e in caso di necessità l’inoltro degli allarmi e delle richieste di soccorso».

Una app per trovare WiFi aperti
Può essere utile nel caso abbiate finito i dati del vostro piano tariffario prima del previsto e abbiate bisogno di una connessione a internet. Si chiama WiFi Map e vi permette di trovare la posizione di reti WiFi aperte – o di cui qualcuno ha condiviso la password con altri utenti dell’app – attorno a voi.

Una app per sapere se pioverà
Cioè una app di previsioni del tempo. Ce ne sono tantissime, come ci sono tantissimi siti che ve le dicono (il Post compreso). Anche quando non fanno le previsioni in casa ma riportano quelle di altri dovrebbero essere abbastanza affidabili (per quanto la meteorologia lo possa essere) circa la possibilità che pioverà. L’importante è non pensare che sappiano fare previsioni oltre sei o sette giorni nel futuro, perché a quello non ci siamo ancora davvero arrivati anche se la meteorologia migliora sempre. I redattori del Post comunque consigliano l’app del sito 3BMeteo.

Una app per tenere i conti in un viaggio di gruppo
Per chi andrà in vacanza con una o più persone con cui dovrà condividere le spese di viaggio può fare comodo una di quelle app gratuite che permettono di annotarsi chi spende quanto e per cosa, per andare pari. TravelSpend è pensata appositamente per i viaggi (e per viaggi in solitaria per cui è importante tenere un bilancio delle spese), ma anche app come Splitwise (molto usata nella redazione del Post) e Tricount funzionano bene. Tutte e tre si possono scaricare sia su smartphone con sistemi Android che con sistemi iOS e hanno una funzione per calcolare il cambio di valuta.

Anche Google Drive e Dropbox possono fare comodo
C’è chi continua a stampare prenotazioni, biglietti e altri documenti necessari durante un viaggio, ma è sempre meno indispensabile farlo, basta averli in formato digitale all’interno del proprio telefono. È bene però non tenerli semplicemente salvati nella propria casella di posta: potrebbero servire in un momento in cui non c’è connessione di rete. Una redattrice del Post evita di trovarsi in questa situazione facendo screenshot di allegati e simili, ma non è certo il metodo più funzionale, soprattutto quando poi bisogna andare alla ricerca del documento in questione. La cosa più saggia da fare è salvare i documenti in una cartella di Google Drive o di Dropbox (avendo le relative app sullo smartphone) e renderle accessibili offline.

Una app per conoscere meglio la natura
Non si può davvero considerare un’app utile, ma se siete di quelle persone che ogni tanto si interrogano sul nome delle specie di alberi o se avete sempre voluto sentirvi un po’ dei naturalisti sul campo, potete scaricare la app di iNaturalist. Per chi ha dimestichezza con i Pokémon: è la cosa più simile a un Pokédex che esista per animali e piante. Per chi non ce l’ha: è un’app che vi permette di sapere (quasi sempre con una buona approssimazione) di che specie sia una pianta o un animale che avete fotografato grazie a un’intelligenza artificiale e a una comunità di appassionati, tra cui veri biologi. Poi se vi appassionate potete usarla per partecipare a veri e propri progetti di citizen science (quelli per cui gli scienziati chiedono a semplici appassionati di collaborare a campagne di raccolta dati) organizzati grazie all’app.

(iNaturalist)

Se la trovate troppo complessa, ne esiste una versione semplificata, ancora più simile a un Pokédex e più adatta ai ragazzi: Seek.

E una per scoprire i nomi delle montagne
Si chiama PeakFinder e funziona così: inquadrando un panorama in cui si vedono bene delle montagne vi mostra il loro nome e la loro altitudine, anche dove non c’è connessione. Può essere utile per orientarsi, ma anche solo per conoscere meglio la zona che si sta visitando.

(PeakFinder)

Cose utili, fuori dal telefono
Tutte le app elencate finora sono inutili se la batteria del telefono è scarica, dunque il miglior consiglio che si può dare a qualcuno che dovrà passare molto tempo lontano da una presa durante le proprie vacanze è ovviamente quello di portarsi dietro un caricabatterie portatile. In particolare questo che si ricarica a energia solare, per chi ha i piani più estremi. E tenete il telefono in modalità risparmio energetico.

Se poi il telefono vi si spegnerà mentre sarete in giro in automobile, vi troverete a rimpiangere le abilità degli esseri umani che se la cavavano con le strade anche quando non c’erano i navigatori satellitari. Per scongiurare l’eventualità di non saper proprio dove andare, in assenza di passanti disponibili a farvi da guida, gli atlanti stradali (questo, ad esempio, vale per tutta l’Italia) li stampano ancora.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.

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