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  • Giovedì 2 luglio 2020

La sorprendente sopravvivenza della svastica in Finlandia

L'aeronautica militare ha appena smesso di usarla in alcuni suoi simboli, dove era finita prima del nazismo ed era rimasta, un po' nascosta, fino a oggi

Una bandiera dell'aeronautica militare finlandese.
Una bandiera dell'aeronautica militare finlandese.

Il Suomen ilmavoimat, l’aeronautica militare finlandese, ha recentemente abbandonato un simbolo che usava ancora su alcuni stemmi, bandiere, medaglie e uniformi, e che conteneva una svastica, la croce uncinata di origine antichissima e ancora usatissima nelle religioni asiatiche, ma che dagli anni Trenta in poi, almeno in Occidente, è largamente associata al nazismo.

Le svastiche, infatti, hanno sorprendentemente ancora una piccola ma significativa diffusione in Finlandia, dove il loro legame con il nazismo è meno percepito. Ce n’è una, graficamente diversa dalla svastica nazista, perfino nella bandiera ufficiale del presidente della Repubblica: è quella della Croce della Libertà nazionale, un simbolo disegnato dall’artista Akseli Gallen-Kallela. Ma è soprattutto l’aeronautica militare a usare ancora le svastiche, per motivi che risalgono all’inizio del Novecento e che, in effetti, hanno origini precedenti a quelle del Terzo Reich.

La bandiera presidenziale finlandese. (Ragnar Singsaas/Getty Images)

Kai Mecklin, ex pilota finlandese e direttore del museo dell’aeronautica nazionale, ha spiegato al sito Business Insider che le guide devono sempre affrettarsi a spiegare ai visitatori che la svastica finlandese non ha niente a che vedere con il nazismo. È anche la risposta che riceve normalmente da politici e ufficiali dell’esercito il professore universitario Teivo Teivainen, uno di quelli che da anni chiedono che il simbolo sia definitivamente abbandonato, come aveva spiegato al settimanale The Week.

La svastica ha un origine che risale ad almeno 15mila anni fa, e nei millenni si è diffusa un po’ in tutto il continente eurasiatico. Oggi la si può trovare su reperti archeologici etruschi come sui templi thailandesi, ma il suo significato cambiò drasticamente dopo la sua adozione da parte del regime nazista. Da allora in Occidente è strettamente associata al nazismo, ed è quindi usata quasi esclusivamente negli ambienti dell’estrema destra. In Asia invece è rimasta legata al suo significato originale, e continua perciò a essere un simbolo molto popolare specialmente nel buddismo e nell’induismo.

BBC ha spiegato che l’aeronautica finlandese adottò una svastica blu tra i propri simboli nel 1918, quindi anni prima della nascita del Terzo Reich in Germania, proprio per motivi legati al suo significato religioso originale. Ma continuò a usarla anche dopo la Seconda guerra mondiale, fino a quando è stata silenziosamente rimossa dagli ultimi stemmi in cui era rappresentata, come ha notato nei giorni scorsi proprio Teivainen.

La storia della svastica dell’aeronautica è legata al conte Eric von Rosen, un nobile svedese che ne disegnò una come portafortuna su un suo aereo, che donò poi all’esercito finlandese. Era il primo velivolo delle forze armate finlandesi, e perciò anche su quelli acquisiti successivamente venne dipinta la svastica. La Finlandia fu poi alleata del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale, e von Rosen peraltro diventò cognato del gerarca nazista Herman Göring e perfino amico di Adolf Hitler.

Dopo l’armistizio con l’Unione sovietica e la fine della Seconda guerra mondiale, la Finlandia tolse la svastica dai propri aerei, ma continuò a usarla in altri simboli dell’aeronautica. L’opportunità di questa scelta e le possibili ripercussioni negative sul piano diplomatico sono discusse da tempo. Oltre alle preoccupazioni legate a come il simbolo possa influire sui già complicati rapporti con la confinante Russia, la svastica dell’aeronautica è diventata ancora più criticata da quando nel paese è arrivato il Movimento di resistenza nordica, un gruppo politico neonazista con formazioni in tutti i paesi scandinavi. Ad avere una svastica nel proprio simbolo, peraltro, è anche l’Accademia dell’aeronautica militare: è intrecciata all’elica di aeroplano, in una rappresentazione che invece è molto simile a quella nazista.