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  • Domenica 21 giugno 2020

Il cowboy di Times Square

"Naked Cowboy", per la precisione: è uno degli artisti di strada più famosi della città e dopo vent'anni di lavoro guadagna anche discretamente bene

(David Dee Delgado/Getty Images)
(David Dee Delgado/Getty Images)

Robert John Burck ha 49 anni, è originario dell’Ohio ed è il “Naked Cowboy” di Times Square, uno degli artisti di strada più noti della famosa e luminosa piazza di New York. Fare il Naked Cowboy – il “cowboy nudo” – a Times Square vuol dire esibirsi cantando e suonando la chitarra e indossando un paio di stivali, delle mutande bianche e un cappello da cowboy. Burck lo fa da più di vent’anni, in ogni stagione, e ha continuato a farlo anche quando New York e Manhattan erano in lockdown per il coronavirus. Negli anni la sua perseveranza gli ha portato una certa fama e ciclicamente capita che qualche sito, giornale o canale tv americano parli di lui e della sua strana storia.

Prima di diventare Naked Cowboy, Burck si era laureato in scienze politiche all’università di Cincinnati e aveva poi iniziato a fare l’artista di strada e anche il barista, il ballerino e lo spogliarellista. Ha raccontato che alla fine degli anni Novanta era a Venice Beach, in California, e quando si presentò a uno shooting fotografico vestito da cowboy, il fotografo gli chiese di posare in mutande. Burck ha raccontato che gli era già capitato di posare nudo e che quindi accettò di buon grado. Guadagnò 100 dollari ma, soprattutto, ebbe una sorta di epifania, decidendo di diventare, da lì in poi, Naked Cowboy.

Intervistato di recente da Rolling Stone, Burck – che ha Gesù tatuato sul bicipite sinistro e il diavolo su quello destro – ha detto che già 25 anni fa aveva deciso «di diventare il più apprezzato intrattenitore al mondo» e che dopo un’infanzia difficile a cambiargli la vita furono il body building e la lettura di un libro motivazionale scritto da Anthony Robbins, uno di quelli che dicono di credere in te stesso: si intitola Unlimited Power e Burck ha raccontato di averlo letto più di trenta volte.

Burck finì a New York dopo aver girato diverse altre città, nelle quali era solito chiamare lui stesso la polizia e i giornali per dire che c’era un uomo nudo con un cappello da cowboy che suonava la chitarra, giusto per attirare l’attenzione e far parlare di sé. Ha spiegato che ora cerca di esibirsi ogni giorno, a prescindere dalla stagione e dalle condizioni atmosferiche. All’inizio della sua carriera non chiedeva soldi ma ora sono ormai un po’ di anni che, solo contando i soldi lasciatigli dai passanti, guadagna una media di 150mila dollari l’anno: 150 dollari al giorno quando va male, che possono diventare dieci volte tanto nelle giornate migliori. Ma Burck ora guadagna anche da collaborazioni commerciali e presenziando a eventi di vario tipo: se sono a New York chiede mille dollari, se c’è da spostarsi in altre città ne chiede 10mila.

A proposito delle sue giornate tipo a New York, Burck ha spiegato che si sveglia, legge un paio d’ore, scrive pensieri e annotazioni sul suo diario, esce per una corsa e poi si prepara per andare al lavoro (parla di Times Square come del suo ufficio). È anche solito registrare frasi, pensieri e mantra che gli passano per la testa, così da poterli ascoltare andando al lavoro: ci va in macchina partendo dalla sua casa nel Queens, poi si cambia in un parcheggio, facendo un po’ di esercizio fisico per riscaldarsi nelle giornate più fredde.

Dal 2013 Burck è sposato con Patricia Cruz, che è messicana, ha molti meno anni di lui ed entrò irregolarmente negli Stati Uniti nel 2003, a 14 anni. Ora capita che Cruz e sua sorella si esibiscano insieme a Burck in bikini, facendosi a loro volta chiamare “Naked Cowgirls”. Da qualche anno Burck e Cruz hanno preso l’abitudine di mettere sulle banconote che guadagnano un piccolo timbro con le parole “Naked Cowboy”, sperando che la gente si appassioni alla possibilità di trovarsi tra le mani una di quelle banconote.

Negli anni Burck ha fatto la comparsa in qualche film, video musicale e serie tv, ha scritto un libro, inciso tre dischi e avuto qualche causa legale perché sosteneva che altre aziende (tra cui Mars e CBS) usassero il suo marchio registrato (un cowboy in mutande) senza permesso.

Per cercare di ampliare la sua fama, Burck provò anche a candidarsi come sindaco di New York nel 2010 e come presidente degli Stati Uniti nel 2012, tra l’altro presentandosi come simpatizzante del Tea Party, un movimento di destra che per alcuni anni fu molto influente all’interno del Partito Repubblicano. In nessuno dei casi, ovviamente, la cosa ebbe seguiti di qualche tipo. Più di recente, Burck è stato anche citato in un dibattito alle primarie del Partito Democratico, quando l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, parlando del fatto che città diverse richiedessero politiche diverse, aveva finito una frase dicendo: «Altrimenti ci sarebbe un Naked Cowboy in ogni città». Molti spettatori di certo non capirono cosa stesse dicendo.

(Bruce Bennett/Getty Images)

Di recente, Burck si è esibito con una chitarra che palesa il suo sostegno nei confronti di Donald Trump. Da qualche tempo, per via del coronavirus, si sta esibendo con una mascherina.

(Victor J. Blue/Getty Images)