In Irlanda Fine Gael, Fianna Fáil e i Verdi si sono accordati per formare un governo

Il primo ministro irlandese Leo Varadkar durante una sua visita negli Stati Uniti, il 12 marzo del 2020 (Alex Wong/Getty Images)
Il primo ministro irlandese Leo Varadkar durante una sua visita negli Stati Uniti, il 12 marzo del 2020 (Alex Wong/Getty Images)

Quattro mesi dopo le elezioni in Irlanda i leader dei partiti Fine Gael, Fianna Fáil e dei Verdi hanno trovato un accordo per la formazione di un governo di coalizione. L’accordo deve essere ora ratificato dal voto degli iscritti ai tre partiti: in caso di risultato positivo si chiuderebbe una rivalità (quella fra Fine Gael e Fianna Fáil, entrambi partiti di centrodestra) che dura quasi da un secolo.

Alla guida del possibile nuovo governo dovrebbe andare inizialmente Micheál Martin, il leader di Fianna Fáil, che dovrebbe rimanere in carica fino alla fine del 2022. A quel punto, secondo l’accordo, dovrebbe lasciare l’incarico al premier uscente Leo Varadkar (di Fine Gael), che dopo le ultime elezioni sembrava destinato a uscire di scena, ma che ha saputo guadagnare nuovi consensi grazie alla buona gestione della crisi dovuta al coronavirus. I Verdi andrebbero al governo per la seconda volta nella storia del paese.

Fine Gael e Fianna Fáil si sono avvicendati alla guida del paese fin dalla guerra civile degli anni Venti, quando i loro fondatori si schierarono su fronti opposti nel conflitto. Le elezioni dello scorso 8 febbraio però sono state interpretate da molti come una vittoria del partito nazionalista Sinn Féin che ha ottenuto più preferenze di tutti, ma che a causa del particolare sistema elettorale irlandese – basato sul voto singolo trasferibile, cioè una formula proporzionale a voto di preferenza – non ha ottenuto la maggioranza dei seggi in parlamento. Sinn Féin non è riuscito a formare un governo autonomo con i piccoli partiti di sinistra e indipendentisti, e sia Fine Gael che Fianna Fáil hanno rifiutato un’alleanza per via dei vecchi legami di Sinn Féin con l’IRA, l’organizzazione militare che lottò contro la permanenza dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito.