Secondo Reuters BP taglierà 10mila posti di lavoro

Il logo della sede centrale della BP Exploration Alaska il 27 agosto 2019 ad Anchorage, in Alaska (Lance King / Getty Images)
Il logo della sede centrale della BP Exploration Alaska il 27 agosto 2019 ad Anchorage, in Alaska (Lance King / Getty Images)

Secondo Reuters BP, la compagnia petrolifera e del gas multinazionale con sede a Londra, taglierà circa il 15 per cento del proprio personale in conseguenza della crisi dovuta all’emergenza coronavirus, ma anche a seguito del piano di riconversione alle energie rinnovabili voluto dall’amministratore delegato Bernard Looney.

Durante una videoconferenza con i dipendenti, Looney ha comunicato che verranno tagliati 10mila degli attuali 70.100 posti di lavoro dell’azienda, «la maggior parte entro la fine di quest’anno». Sempre secondo Reuters i tagli dovrebbero riguardare principalmente i dirigenti e non il personale operativo. Ad aprile BP aveva annunciato una riduzione degli investimenti del 25 per cento per fronteggiare il calo della domanda di carburanti dovuto all’epidemia.

Il piano di risanamento di Looney, che prevederà anche una maggiore digitalizzazione e un graduale smantellamento della struttura tradizionale dell’azienda dominata dalla sua attività di produzione di petrolio e gas, dovrebbe portare a un risparmio di circa 2 miliardi e 200 milioni di euro entro il 2021. Per l’amministratore delegato, insediatosi lo scorso febbraio, il piano mira a «rendere BP una società più snella, più veloce e meno legata ai combustibili fossili».