Il governatore della Virginia ha annunciato che la controversa statua del generale Lee a Richmond sarà rimossa

La statua di Robert E. Lee a Richmond, in Virginia, l'8 febbraio 2019 (Drew Angerer/Getty Images)
La statua di Robert E. Lee a Richmond, in Virginia, l'8 febbraio 2019 (Drew Angerer/Getty Images)

Il governatore della Virginia Ralph Northam ha annunciato che la statua equestre di Robert E. Lee – generale che durante la Guerra civile americana comandava l’esercito sudista, quello degli stati favorevoli allo schiavismo – della capitale Richmond sarà rimossa. È uno dei monumenti controversi per il loro significato politico perché furono eretti a fine Ottocento nel periodo in cui furono introdotte le leggi di segregazione razziale, le cosiddette leggi Jim Crow, che istituzionalizzarono le discriminazioni verso i neri nonostante l’abolizione della schiavitù. Durante le proteste degli ultimi giorni per l’omicidio di George Floyd, la statua era stata vandalizzata.

La rimozione della statua di Lee era stata chiesta più volte negli anni dai progressisti e dalla comunità afroamericana; se ne era parlato anche nel 2017, in occasione della manifestazione di Charlottesville, in cui un uomo in automobile aveva investito un gruppo di manifestanti che si opponevano a un raduno di estremisti di destra.

Northam ha detto che la statua sarà messa in un magazzino «il prima possibile» e che «in Virginia non si può più diffondere una versione falsa della storia e, nel 2020, onorare ancora un sistema che era basato sulla schiavitù». Northam ha anche detto: «Quella statua è stata lì per molto tempo. Ma era sbagliata allora ed è sbagliata adesso. Quindi la tireremo giù».

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